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«Inaccettabili 18 ospedali pubblici chiusi, il privato faccia sanità ma con i soldi propri»

Il fondatore di Emergency Gino Strada al Tg3. La “stoccata” a Spirlì: «Abbiamo dato la disponibilità alla collaborazione al commissario, sarà lui a darci indicazioni e spero che questo succeda senz…

Pubblicato il: 02/12/2020 – 8:26
«Inaccettabili 18 ospedali pubblici chiusi, il privato faccia sanità ma con i soldi propri»

«Si è snaturato un sistema sanitario, trent’anni fa era uno dei migliori del mondo, poi poco a poco sono stati chiusi ospedali, tagliati fondi, tagliato personale. La sanità purtroppo è stata sempre in prima fila quando si trattava di fare tagli,non lo sono mai state invece le spese militari». Lo ha affermato il fondatore di Emergency, Gino Strada, in un’intervista al Tg3 Calabria in occasione della sua tappa a Crotone, dove l’ong sarà impegnata in varie attività anti Covid. Strada si è soffermato sulle criticità del settore calabrese: «Una regione che soffre di una cattiva gestione della sanità, di una progressiva distruzione della sanità pubblica. Questo è il problema, una sanità dove si è costretti ad andare nel privato e dall’altra parte ci sono 18 ospedali pubblici chiusi. Il privato ha diritto di esistere, se vuole fare medicina privata la faccia tranquillamente purché rispetti le leggi e la faccia con i soldi propri, qui invece succede che il privato la fa con i soldi pubblici e alla fine al pubblico ha meno risorse». Con riferimento al contrasto alle infiltrazioni della ‘ndrangheta e del malaffare, secondo Strada «è compito del nuovo commissario, che ho sentito per telefono e incontrerò nei prossimi giorni per stabilire una collaborazione. Ci aspettiamo da lui delle indicazioni, Combattere il malaffare e la criminalità che invade la sanità è un compito suo, difficilissimo». Nell’intervista al Tg3 Calabria Strada ha anche parlato dei giorni in cui il suo nome circolava insistentemente quale commissario della sanità calabrese. «Io sinceramente avrei detto che posso fare il commissario nel senso di coordinare l’attività, ma avrei bisogno di una squadra di persone, una squadra grossa, tra l’altro. Egoisticamente – ha sostenuto il fondatore di Emergency – dico che fortunatamente nessuno mi ha proposto di fare il commissario e quindi non mi sono trovato in questa situazione imbarazzante e difficile». Un paio di “stoccate” poi al presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, il quale aveva detto che si sarebbe dovuto passare sul suo corpo nel caso di nomina di Strada a commissario alla sanità. «Mah, non credo che con la nostra presenza facciamo qualcosa di dannoso rispetto alle attività della Regione Calabria», ha sostenuto il fondatore di Emergency, che ha poi aggiunto: «La prima cosa sarà quella di mettere in piedi le Usca, che poi sono team fatti da medici e infermieri che girano e vanno dalle persone che hanno più bisogno, questo lo faremo nel territorio di Crotone e provincia. Poi altre situazioni, abbiamo dato la disponibilità, sarà poi il commissario a indicarci come e dove vorrebbe vedere un intervento di Emergency. Spero – h concluso Strada – che questo succeda senza ledere la salute dell’attuale presidente pro tempore della Regione»
 
 

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