ROMA In mattinata il presidente Mattarella ha firmato il “Dpcm Natale” che detta le nuove misure in vigore fino al prossimo 6 gennaio (qui le linee generali).
I numeri della pandemia continuano a preoccupare il governo – 993 vittime solo nelle ultime 24 ore, numero più alto dall’inizio della pandemia in Italia – che cerca così di mantenere alta l’attenzione sul rischio contagi. Diverse le restrizioni previste nel nuovo testo accompagnato dalle polemiche tradottesi nel «rammarico» delle Regioni, riferito soprattutto al blocco degli spostamenti oltre i confini regionali (a partire dal 21 dicembre) e anche entro i confini comunali nei giorni di Natale e Santo Stefano.
I governatori hanno lamentato l’aver ricevuto il decreto legge già approvato così da lasciare poco spazio al dibattito, come rimarcato anche dal presidente facente funzioni, chiudendosi così la Conferenza con il voto contrario da parte della maggioranza.
Dopo ore di confronto nell’ambito della conferenza Stato-Regioni, si è così arrivati all’ormai abituale conferenza stampa del Premier Conte che ha dettato le definitive linee guida previste per queste festività in vigore dal prossimo 4 dicembre.
DIVIETO DI SPOSTAMENTI «Abbiamo evitato il lockdown generalizzato, ma ora non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già a gennaio e non essere meno violenta della prima», esordisce Conte che poi passa ad elencare le misure.
Confermati gli spostamenti tra le regioni a partire dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio, mentre tra i comuni sarà vietato spostarsi solo nei giorni 25 e 26 dicembre.
Il divieto si estende anche agli spostamenti finalizzati a raggiungere le seconde case, mentre non vale per il domicilio o l’abitazione dove non si alloggia in forma stabile così da permettere alle coppie che abitano lontano di potersi ricongiungere anche nei giorni di festività.
Rimane il coprifuoco sempre con riguardo alle stesse fasce orarie (dalle 22 alle 5) ma la sera di Capodanno sarà prolungato dalle ore 22 del 31 alle 7 del mattino dell’1 gennaio. Prevista la quarantena per chi rientra dall’estero, siano persone residenti, turisti e stranieri.
La scuola riprenderà in presenza dal 7 gennaio e sarà garantita per il 75% degli studenti.
COMMERCIO E TURISMO Gli impianti sciistici resteranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio e per lo stesso periodo saranno sospese le crociere. Per quanto riguarda bar e ristoranti, rimarranno sempre aperti a pranzo nelle “zone gialle” mentre per le “arancioni” e le “rosse” solo per l’asporto dalle 17 alle 22. Per quanto riguarda i festeggiamenti, Conte sottolinea: «In un sistema liberaldemocratico non possiamo entrare in casa delle persone e imporre limitazioni, per questo ci limitiamo a raccomandare fortemente di non ricevere a casa persone non conviventi soprattutto quando i festeggiamenti diventano più intensi».
Per chi invece aveva pensato all’opzione albergo, il Premier specifica che il 31 sera non sarà possibile organizzare veglioni e cene e i ristoranti saranno chiusi alle 18 con possibilità di solo servizio in camera. I negozi invece saranno aperti fino alle ore 21 fino al 4 dicembre mentre in seguito e fino al 15 gennaio rimarranno aperti solo sanitari, edicole e vivai.
CASHBACK Il nuovo sistema verrà introdotto già dal prossimo 8 dicembre: chiunque effettuerà acquisti con carta avrà diritto a un rimborso del 10% cumulabile anche all’interno della famiglia perché vale per la singola persona.
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