di Gaetano Megna
PALLAGORIO Si va verso l’annullamento della zona rossa a Pallagorio. Era stato il sindaco del piccolo comune arbereshe della provincia di Crotone, Umberto Lorecchio, a denunciare che c’era stato un errore nella istituzione della zona rossa nel centro. Secondo Lorecchio la decisione era scaturita a causa di un ritardo nel processare i tamponi effettuati su alcuni cittadini del suo Comune. Secondo il racconto del sindaco, i risultati dei tamponi effettuati a partire dal 28 ottobre sono pervenuti tutti assieme e non dilatati nel tempo così come era giusto che fosse. È successo che, in un solo giorno, a Pallagorio – che ha una popolazione di circa 1.200 abitanti – sono arrivati i risultati 29 tamponi positivi. Si è subito pensato a un focolaio importante e l’1 dicembre scorso il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, con il decreto numero 92 ha istituito la zona rossa unitamente ad altri comuni della Calabria.
Ieri sono arrivate le precisazioni di Spirlì e del delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro. «Si precisa che – si legge nell’atto della Regione – sulla scorta della comunicazione fatta pervenire dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Crotone, è in corso di adozione una nuova ordinanza con la quale sarà sancita la revoca delle misure disposte con la citata ordinanza 92/2020».
In sostanza l’istituzione della zona rossa a Pallagorio è stato un errore ed è dovuta alla lentezza con cui si processano i tamponi. Non c’era e non c’è una situazione di emergenza tale da richiedere l’istituzione della zona rossa.
Intanto l’ordine dei medici della provincia di Crotone, per garantire i propri iscritti, ha avviato una campagna screening «attraverso l’acquisizione ed esecuzione di tamponi antigenici rapidi». Lo screening partirà la prossima settimana in collaborazione con l’Asp pitagorica che, dal canto suo, metterà a disposizione i locali dove effettuare i tamponi e il personale infermieristico dedicato. (redazione@corrierecal.it)
x
x