Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Caso Ripepi, «vicenda che suscita orrore, si dimetta da consigliere»

La maggioranza di Reggio Calabria: «Condotta incompatibile con il ruolo di rappresentate delle istituzioni. Ci autosospendiamo dalla Commissione da lui presieduta. Fratelli d’Italia assuma provvedi…

Pubblicato il: 06/12/2020 – 13:20
Caso Ripepi, «vicenda che suscita orrore, si dimetta da consigliere»

REGGIO CALABRIA «Le circostanze descritte da un documento del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria e riportate dalla stampa in queste ore, circa un coinvolgimento diretto del consigliere Massimo Ripepi (potete leggerlo qui) nella vicenda di una bambina abusata dallo zio, poi tratto in arresto per violenza sessuale, suscita orrore e sgomento». Lo dichiarano in una nota i consiglieri di maggioranza del Comune di Reggio Calabria.
«Stando a quanto riportato dalla ricostruzione del Giudice del Tribunale, pubblicata da alcuni organi di informazione – si legge nella nota –, il consigliere Massimo Ripepi avrebbe suggerito alla madre della piccola, appartenente alla stessa comunità religiosa di Ripepi, di rivolgersi alla nonna materna nonostante sapesse che la donna convivesse con il figlio, zio della bambina, già in passato condannato con sentenza definitiva per violenza sessuale su minori. Ma non è tutto, ciò che appare assurdo è che Ripepi, sempre stando alla stessa ricorstruzione del Giudice, avrebbe addirittura dissuaso la madre della bambina dal denunciare il gravissimo abuso subito dalla figlia alla pubblica autorità».
«Un comportamento gravissimo – prosegue la nota – che Ripepi avrebbe condotto in virtù della forte influenza psicologica che poteva vantare nei confronti dell’intera famiglia interessata dalla vicenda, per via del suo ruolo di guida all’interno della comunità religiosa di appartenenza. Una condotta odiosa che ha determinato circostanze gravissime, che hanno prodotto danni fisici e psicologici nei confronti di una bambina di appena 9 anni, e che risulta assolutamente incompatibile con il ruolo di consigliere comunale che Ripepi riveste ormai da anni».
«Ferme restando le responsabilità giudiziarie che emergono dalla vicenda (nella quale, ricordiamo, Ripepi non è indagato, ndr), sulle quali ci auguriamo sia fatta piena luce al più presto, intendiamo condannare con forza la condotta di Ripepi, peraltro già in passato coinvolto in procedimenti per altri gravi reati come lo stalking, chiedendo al suo partito Fratelli d’Italia una decisa e netta presa di posizione ed allo stesso Ripepi le dimissioni immediate per indegnità dal consiglio comunale. Fintanto che ciò non avverrà i consiglieri di maggioranza si autosospenderanno dai lavori della Commissione presieduta da Ripepi».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x