REGGIO CALABRIA Dalla campagna pubblicitaria choc, alla reazione della politica non è passato molto, giusto il tempo di coinvolgere in un appello unanime tutte le donne del Partito democratico. Il riferimento è ai manifesti apparsi ieri anche a Reggio Calabria, così come in molte altre grandi città italiane, affissi dal comitato “Pro Vita e Famiglia” contro l’utilizzo della pillola abortiva Ru486 frutto, per gli attivisti, di «una vergognosa manipolazione mediatica. Sapete che la Ru486 – scrivono – può causare emorragie, gravidanze extra uterine, infezioni, setticemie, distruzione del sistema immunitario, depressione e anche la morte?».
«Speriamo che gli ignobili manifesti Pro Vita, affissi in molte città italiane, contro la pillola abortiva siano tempestivamente rimossi» hanno scritto in una lettera le esponenti femminili del Pd, inviata direttamente al primo cittadino di Reggio, Giuseppe Falcomatà. «Rivolgiamo appello al sindaco, Giuseppe Falcomatà ,ad attivarsi immediatamente affinché quell’insulto alla vita delle donne scompaia dalle vie di Reggio Calabria. Poter scegliere è un diritto da preservare. Sarebbe stato opportuno che le amministrazioni locali non avessero autorizzato, ma piuttosto vietato l’affissione di tali manifesti. Ora che il danno è stato fatto quantomeno ci si muova celermente per riparare a questa grave offesa consumata sulla pelle delle donne ma che è anche espressione della mancanza di un minimo di senso civico».
La lettera, oltre che da Enza Bruno Bossio, è stata firmata da:
Cinzia Nava
Teresa Esposito
Nella Fagiani
Claudia Gioia
Maria Pia Funaro
Samantha Mercadante
Anna Pittelli
Emanuela Neri
Tina Zaccato
Maria Canduci
Ornella Gallo
Vladimira Pugliese
Serena Minniti
Giovanna Pellicanó
Gessica Fabiano
Caterina Rossi
Anna Melillo
Giuliana Barbieri
Elena Bova
x
x