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20.20 | Greco apre al centrodestra: «Occhiuto in gamba. Gallo scelta di continuità»

Il segretario federale di Idm critica la linea di condotta tenuta sull’Autorità idrica calabrese. Per le regionali approva il nome del deputato forzista. «Siamo Lontanissimi da alleanze come quella…

Pubblicato il: 10/12/2020 – 16:38
20.20 | Greco apre al centrodestra: «Occhiuto in gamba. Gallo scelta di continuità»

LAMEZIA TERME Gestione delle acque, Autorità idrica calabrese, ma anche la politica e le prospettive che attendono la Calabria alla “vigilia” delle elezioni. Sono questi i temi affrontati da Orlandino Greco, segretario federale di Italia del Meridione, ospite del talk 20.20 – condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro – andato in onda ieri sera su L’altro Corriere Tv.
L’ex consigliere regionale, che si è tanto battuto durante la scorsa esperienza amministrativa per la gestione delle acque calabresi, ha parlato della nomina del direttore generale dell’Autorità Idrica Calabrese, ritenuta «illegittima, irrispettosa e inopportuna».
«La legge istitutiva impone un’intesa con la Regione. Per come la nomina è venuta fuori sembra un ricatto rispetto alle condizioni abilitanti e fondamentali per partecipare, come Italia, alla ripartizione dei fondi per l’ambiente. Sarebbe stato necessario dotare l’Aic di una struttura totalmente composta, con un presidente dell’assemblea, un direttore generale e un revisore dei conti; di un piano d’ambito entro il 31; aver indicato attraverso un atto la forma di gestione. Fra questi tre ambiti, qualcuno deve spiegarci dov’è la verità».
Greco ha accennato anche a «forzature nella nomina» e di un «andazzo poco chiaro. Si sarebbe dovuta individuare una intesa con la Regione, che oggi non c’è. C’è stata, piuttosto, una forzatura tecnica che ha una chiara rilevanza politica. Dietro al direttore generale c’è la scelta della forma di gestione. Stiamo parlando di qualcosa di fondamentale per la Calabria, come la gestione del ciclo delle acque. Da consigliere regionale non ho condiviso il modello toscano, ho tentato di mettere più di una pezza ad una organizzazione che in Calabria non può funzionare».
«L’acqua è un bene pubblico – ha aggiunto Greco –. Il ciclo integrato si compone di captazione, adduzione, accumulo, per poi arrivare nei rubinetti. Chiedo a questi scienziati da cantina, se si dovesse verificare un problema nelle tubazioni ad Alessandria del Carretto, a Palizzi e Figline Vegliaturo, chi provvede a ripararle, sapendo che prima di inviare il manutentore bisogna avere i soldi? Non sono per le privatizzazioni o per le società miste ma per i piani industriali. Il momento di star-up dovrebbe essere finanziato dai comuni, ma sappiamo in che situazioni si trovano economicamente. Si parla di circa 100 milioni: ripianerà la Regione?» si chiede Orlandino Greco. Il quale pone, poi, altri interrogativi a proposito del debito Sorical, 160 milioni di euro, e della composizione della società in house: «Si farà ancora col privato?».
«COME CANDIDATO VEDREI BENE GALLO» Sul piano strettamente politico, con riguardo alle prossime regionali, Orlandino Greco ha rivelato un lavoro già in atto sulla lista di Idm e su possibili confluenze nella coalizione di centrodestra. «Stiamo improntando la lista, raccogliendo le firme e facendo una serie di valutazioni sui programmi. Abbiamo il retaggio della vecchia e buona politica e siamo distanti mille miglia dalle forze populiste. Non so se mi candiderò, sto valutando, poi sui temi faremo le alleanze e quella fra il Pd e i Cinquestelle mi vede lontanissimo».
«Sì, dialogo con Oliverio – ha ammesso – i rapporti con lui sono antichi; si vede che da qualche giorno si è messo in moto, dovrà chiarire cosa vuole fare se in prima o seconda linea. Se l’ex governatore andrà incontro all’alleanza Pd-M5S una fronda di dirigenti non lo seguirà».
A poli già delineati – centrodestra, centrosinistra, civico-movimentista o quarta via – Greco ha ammesso di essere già «in dialogo col centrodestra. Se dovessi ragionare con la mente di Oliverio penserei a una quarta via».
«Anche al centrodestra, nonostante la coalizione sia già delineata, manca un leader. Spirlì ha avuto la fortuna – ha risposto il segretario di Idm – di poter indossare come medaglia il governo della Calabria per un po’ di tempo, non sappiamo fino a quando, perché la data del 14 febbraio tutti sanno che è un suo bluff».
«La continuità – ha poi aggiunto – dovrebbe ispirare le linee guida e la scelta del presidente di ispirazione forzista. Io non ho problemi con nessuno, Roberto Occhiuto potrebbe essere un presidente in gamba e non mi dispiacerebbe Gianluca Gallo, nel segno della continuità. Ma non decidiamo noi, le scelte si compiranno a Roma». Infine, sull’ipotesi primarie di centrodestra non si dimostra riluttante condividendo «l’idea di Wanda Ferro».

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