Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Corigliano Rossano, Stasi chiude le scuole e il Tar le riapre. Ma per il sindaco le attività rimangono sospese

A causa dell’emergenza sanitaria il sindaco aveva prolungato nei giorni scorsi la sospensione delle attività didattiche in presenza. Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso di u…

Pubblicato il: 10/12/2020 – 17:59
Corigliano Rossano, Stasi chiude le scuole e il Tar le riapre. Ma per il sindaco le attività rimangono sospese

CORIGLIANO ROSSANO Il sindaco di Corigliano Rossano ordina la chiusura delle scuole fino al 7 gennaio e il Tar sospende l’ordinanza.
Potrebbe riassumersi così quanto deciso dal Tribunale Amministrativo Regionale e notificato al Comune di Corigliano Rossano – peraltro non costituitosi in giudizio – a seguito di un ricorso presentato da una scuola materna della città (per come si evince), dopo il provvedimento firmato da Stasi appena lunedì scorso, attraverso il quale a causa dell’emergenza sanitaria aveva disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado.
I giudici accogliendo la richiesta hanno considerato «il recente inserimento (dal 29 novembre) della Calabria in zona arancione, la quale consente la ripresa delle lezioni in presenza anche degli alunni di seconda e terza media con la conseguenza che il dato, riportato nell’atto impugnato, riferito dall’Asp di Cosenza, di 19 casi positivi “tra i minori della comunità di Corigliano-Rossano”, in assenza di altri elementi e circostanze, non appare idoneo da solo a far ritenere che gli istituti scolastici presenti nel territorio comunale considerato, addirittura nella loro totalità, possano ritenersi volàno di diffusione epidemica al punto di giustificare il ricorso al potere di ordinanza contingibile ed urgente nella misura, sproporzionata, esercitata nel caso di specie, atteso oltretutto che, secondo il principio di prova fornito dai ricorrenti, l’istituto scolastico frequentato (OMISSIS) non risulterebbe fino a questo momento interessato da contagi né fra gli alunni né fra il personale».
Tra le motivazioni che hanno indotto la sospensione dell’ordinanza firmata dal sindaco, «nel caso di specie, trattandosi di scuola materna, il profilo didattico quanto meno si mitiga a vantaggio di quello inerente il legame affettivo ed educativo, di per sé naturalmente bisognevole di presenza fisica, ferme in ogni caso le considerazioni già rese in precedenti provvedimenti cautelari monocratici di questo T.A.R. relativi al fenomeno del cosiddetto divario digitale afferente la frequente carenza di effettiva possibilità per gli alunni di accedere pienamente a modalità didattiche e in generale educative “a distanza” sostitutive, per quanto possibile data l’età dei discenti, della presenza in aula, non potendosi ritenere risolutivo l’invito ai dirigenti scolastici a vigilare affinché tutti gli alunni siano dotati di idonei dispositivi digitali».
Il Tar, quindi, «accoglie l’istanza di misure cautelari monocratiche provvisorie e per l’effetto sospende l’ordinanza sindacale impugnata» e fissa «per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 13 gennaio 2021».
STASI: «CORTO CIRCUITI ISTITUZIONALI, RIMANGONO SOSPESE LE ATTIVITÀ DIDATTICHE» Sul caso, in serata ha detto la sua il sindaco, Flavio Stasi. «In giornata ho appreso che il Tar Calabria ha notificato al nostro Comune ieri, 9 dicembre, alle ore 10.30, un ricorso promosso da una scuola privata contro la sospensione dell’attività didattica in presenza, emettendo nella stessa giornata di ieri, 9 dicembre, inaudita altera parte, un provvedimento di sospensione della ordinanza sindacale del 7 dicembre. Intanto il Tar Calabria – spiega il primo cittadino – che ha dimostrato una efficienza a dir poco portentosa, dopo il “caso Paola”, mi sembra l’unico in Italia ad assumere decisioni in tal senso, probabilmente supportato da una conoscenza delle condizioni sociosanitarie della Regione che sfugge anche alla comprensione degli amministratori. Preciso che, salvo ulteriori note di chiarimento postume dello stesso TAR (come accaduto nel caso di Paola), la ripresa delle attività didattiche in presenza riguarderebbe esclusivamente la scuola che ha promosso il ricorso, e che si tratta di una scuola dell’infanzia. Non sfugge come, nel massimo rispetto per ogni ente istituzionale coinvolto, la responsabilità di valutare provvedimenti contingibili ed urgenti per proteggere la popolazione da eventuali rischi sanitari non possa essere né dei giudici amministrativi né degli istituti scolastici privati, ma è del sindaco, nella qualità di autorità sanitaria del territorio».
La decisione assunta, «per quanto delicata e difficile, è stata già assunta lo scorso 7 dicembre ed è basata su dati precisi – precisa Stasi – valutazioni ponderate ed autorevoli indicazioni terze del settore sanitario, quindi se necessario sarà ribadita rafforzandone ulteriormente le motivazioni. Come rappresentante delle istituzioni sono rammaricato del fatto che, per il tema in questione ed in un momento delicato per l’intero Paese come quello che stiamo vivendo, ci si trovi di fronte a corto circuiti istituzionali come questi che generano incertezza nella comunità, anche perché, i sindaci che hanno assunto questa decisione soltanto in Calabria sono decine, avendo pertanto ragioni solide e comuni». (lu.la.)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x