CATANZARO Stavolta niente esercizio provvisorio, chi governerà la Regione Calabria nel 2021 si troverà con un bilancio vero e proprio. Secondo quanto si apprende da fonti della Cittadella, nella seduta di ieri la giunta regionale ha approvato il bilancio di previsione 2021-2023, evitando di ricorrere allo strumento che invece aveva scelto l’amministrazione di centrosinistra targata Mario Oliverio. Non era così scontato che la giunta regionale varasse la manovra contabile, anche se l’assessore Franco Talarico lo aveva preannunciato nel corso dell’ultimo Consiglio: a quanto si è appreso, l’obiettivo di Talarico e della maggioranza di centrodestra sarebbe stato quello di dare l’ok al bilancio in forza di una scelta politica, per evitare l’esercizio provvisorio e quindi la gestione in dodicesimi, per “normalizzare” la situazione contabile dell’ente e per dare un segnale per il tessuto economico e sociale – imprese e famiglie – in questa fase di particolare difficoltà a causa del Coronavirus.
Un altro segnale che si sarebbe voluto dare è quello di approvare il bilancio nei termini di legge raccogliendo anche le “raccomandazioni” della Corte dei Conti. Ovviamente, il bilancio di previsione 2021-2023 – sempre secondo quanto trapela da fonti della Regione – si muove secondo le dinamiche consolidate che lo rendono di fatto ormai “ingessato”, anche per sopperire ai tagli dei trasferimenti statali e per la necessità di coprire spese fisse e obbligatorie, tra cui quelle di funzionamento di Consiglio e di Giunta (dovrebbero restare sostanzialmente invariate): la manovra dovrebbe ammontare sui 7 miliardi, buona parte dei quali assorbiti dalla sanità, e dovrebbe presentare la solita impalcatura, con un 10% circa di risorse “libere”.
Dopo l’approvazione in Giunta il bilancio passerà al vaglio del Consiglio regionale, che potrebbe approvarlo nella sua ultima seduta prima della fine dell’anno in considerazione del fatto che la manovra contabile rientra tra gli atti urgenti e indifferibili che l’Assemblea calabrese può approvare anche dopo il “congedo”.
In ogni caso, con l’ok al bilancio la Regione potrebbe allinearsi su un binario di maggiore ordine anche amministrativo. Tra l’altro, c’è attesa per il giudizio di parifica del bilancio 2019 da parte della Corte dei Conti, giudizio in programma tra alcune ore. L’anno scorso la parifica fu particolarmente difficoltosa, perché la magistratura contabile evidenziò alcune notevoli problematiche, in particolare l’enorme credito che la Regione vantava rispetto ai Comuni per i rifiuti e per l’acqua, credito la cui esigibilità era molto incerta: secondo quanto si apprende da fonti del Dipartimento Bilancio, quest’anno questa “voce” sarebbe migliorata grazie all’azione di recupero dei crediti, azione che avrebbe fatto incassare all’ente 60 milioni per i rifiuti e 10 milioni per l’acqua. (a. c.)
x
x