di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Il primo giorno di attività è sempre un po’ in punta di piedi. Tante strette di mano, presentazioni, conoscenze generiche, per poi approfondire. È passata più o meno così la giornata di Mauro Mitidieri, neoassessore della giunta Stasi che qualcuno ha già ribattezzato in “superassessore”, probabilmente per via delle numerose e importanti deleghe (agli Affari generali, all’Efficientamento e gestione della macchina comunale e Personale, agli Affari legali e trasparenza amministrativa, alla Digitalizzazione della macchina comunale e servizi digitali) affidate dal sindaco.
Su tutte quella al Personale, a cui Mitidieri sta già rivolgendo le prime attenzioni. «Ci vuole equilibrio in tutte le cose – racconta al Corriere della Calabria il nuovo assessore – nelle valutazioni, rispetto ai problemi, perché il personale di un ente pubblico come può essere il comune di Corigliano Rossano deve essere un valore aggiunto».
Stamattina, dopo aver firmato la lettera di accettazione dell’incarico, Mitidieri ha effettuato un primo giro a palazzo Garopoli, a Corigliano, casa comunale che conosce poco. Si è presentato a tutti i dipendenti ed ha voluto salutare tutti. «Il confronto – aggiunge – è stato sereno». Rispetto al 2002, anno in cui ha ricoperto il ruolo di dirigente agli affari generali sono cambiate molte cose. «Da allora il Comune è cambiato molto, adesso dovrò prendere dimestichezza con le figure apicali, i dirigenti e le posizioni organizzative. Siamo tutti consapevoli della carenza in organico, ma stiamo già pensando a come potervi rimediare, nell’eventualità anche con dei concorsi, emergenza sanitaria permettendo».
Professione avvocato, l’assessore riferisce anche di aver rinunciato ai mandati professionali con i clienti in causa col Comune «per evitare incompatibilità. Col sindaco – dice ancora – ci siamo incontrati oggi brevemente, ma avremo modo di approfondire nei prossimi giorni a partire da domani. Ho intenzione di parlare con tutti i dipendenti, partendo dai messi, da chi si interfaccia col pubblico, fino a raggiungere i dirigenti».
Sotto il profilo politico, la sua nomina non sembra aver trovato tutti d’accordo fra le forze politiche che sostengono l’azione amministrativa di Flavio Stasi e cinque consiglieri comunali coriglianesi non l’hanno mandato a dire. «Di solito sono molto impermeabile alle critiche – risponde Mitidieri in proposito – ho sentito, letto. E poi ho chiamato il sindaco invitandolo ad agire nel modo più equilibrato possibile. Non volevo rappresentare un elemento di strumentalizzazione del dibattito politico. Al sindaco, che mi è sembrato molto sereno, ho chiesto di fare le sue scelte in modo del tutto autonome».
Il mantra di Mitidieri sembra essere proprio “equilibrio”. «Di solito – aggiunge – prendo le distanze dalla claque e da chi ripete che va tutto male. Ci vuole equilibrio nel giudizio e nella valutazione su questo anno e mezzo di amministrazione. Dobbiamo considerare il fisiologico rodaggio, i rallentamenti dovuti all’emergenza sanitaria: questa è la mia visione da cittadino più o meno attento. Da oggi in poi – chiosa Mauro Mitidieri – partecipando direttamente alla gestione della cosa pubblica, quel punto di vista cambierà, ma cercherò di pormi sempre con lo stesso equilibrio». (l.latella@corrierecal.it)
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