REGGIO CALABRIA «Con l’ok dei 27 al bilancio dell’Unione Europea diventa operativo il Recovery Fund che può contare su 750 miliardi di euro per il rilancio dell’economia. La sfida è storica per l’Europa – afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro -, che dall’inizio della fase pandemica ha dato il meglio di sé, e per l’Italia che dovrà utilizzare i 209 miliardi per centrare gli obiettivi con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma a questa sfida debbono prendere parte da protagonisti anche il Mezzogiorno e le aree più svantaggiate come la Calabria che da subito dovrebbero puntualizzare che i 209 miliardi del Recovery Fund debbono servire alla ricostruzione dell’economia nazionale ma anche per superare i ritardi del Mezzogiorno e mettere a valore il suo potenziale di crescita. Altrimenti – aggiunge Pitaro – non si uscirà migliori: il Nord che a fatica rincorrerà il resto dell’Europa e il Sud sempre più distante da tutto che vedrà acutizzarsi ogni criticità”. Ad avviso di Pitaro “Dietro le tante polemiche sulla cabina di regia e sulle modalità di stesura e di gestione del Piano nazionale, si intravedono orientamenti diversi, in particolare su come spendere i 209 miliardi. Si capiscono le fibrillazioni della politica, le obiezioni di Confindustria e la giusta richiesta del sindacato di far partecipare alle scelte strategiche il mondo del lavoro. Ma – sottolinea Pitaro – dal nostro specifico osservatorio calabrese e meridionale – tutto può essere comprensibile, alla condizione, però, che l’obiettivo sia costruire un sistema-Paese moderno, sostenendo l’apparato produttivo del Nord e, insieme, eliminando l’intollerabile divario di cittadinanza Nord-Sud. Su questa partita che condizionerà il futuro dell’Italia e da cui dipende il riscatto o il tracollo delle parti fragili del Paese, l’attenzione della Calabria dovrebbe crescere d’intensità e di livello. Bisogna far capire che non sarà accettabile nessuna discriminazione nella ripartizione delle risorse che penalizzi il Sud e la Calabria. In tal senso – conclude il consigliere regionale – si potrebbe rendere utile la prossima seduta del Consiglio regionale se la discussione comprendesse, oltre al bilancio ingessato per le poche somme libere, l’informativa sulla progettualità messa a punto (o in itinere) dalla Giunta regionale circa il Recovery Fund».
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