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Recovery fund, Pitaro: «Possiamo superare i ritardi della Calabria»

Secondo il consigliere regionale del gruppo misto, bisogna puntare sulla misura per rilanciare l’economia del Mezzogiorno. «Occorre una progettualità. Si potrebbe sfruttare la prossima seduta del c…

Pubblicato il: 13/12/2020 – 16:57
Recovery fund, Pitaro: «Possiamo superare i ritardi della Calabria»

REGGIO CALABRIA «Con l’ok dei 27 al bilancio dell’Unione Europea diventa operativo il Recovery Fund che può contare su 750 miliardi di euro per il rilancio dell’economia. La sfida è storica per l’Europa – afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro -, che dall’inizio della fase pandemica ha dato il meglio di sé, e per l’Italia che dovrà utilizzare i 209 miliardi per centrare gli obiettivi con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma a questa sfida debbono prendere parte da protagonisti anche il Mezzogiorno e le aree più svantaggiate come la Calabria che da subito dovrebbero puntualizzare che i 209 miliardi del Recovery Fund debbono servire alla ricostruzione dell’economia nazionale ma anche per superare i ritardi del Mezzogiorno e mettere a valore il suo potenziale di crescita. Altrimenti – aggiunge Pitaro – non si uscirà migliori: il Nord che a fatica rincorrerà il resto dell’Europa e il Sud sempre più distante da tutto che vedrà acutizzarsi ogni criticità”. Ad avviso di Pitaro “Dietro le tante polemiche sulla cabina di regia e sulle modalità di stesura e di gestione del Piano nazionale, si intravedono orientamenti diversi, in particolare su come spendere i 209 miliardi. Si capiscono le fibrillazioni della politica, le obiezioni di Confindustria e la giusta richiesta del sindacato di far partecipare alle scelte strategiche il mondo del lavoro. Ma – sottolinea Pitaro – dal nostro specifico osservatorio calabrese e meridionale – tutto può essere comprensibile, alla condizione, però, che l’obiettivo sia costruire un sistema-Paese moderno, sostenendo l’apparato produttivo del Nord e, insieme, eliminando l’intollerabile divario di cittadinanza Nord-Sud. Su questa partita che condizionerà il futuro dell’Italia e da cui dipende il riscatto o il tracollo delle parti fragili del Paese, l’attenzione della Calabria dovrebbe crescere d’intensità e di livello. Bisogna far capire che non sarà accettabile nessuna discriminazione nella ripartizione delle risorse che penalizzi il Sud e la Calabria. In tal senso – conclude il consigliere regionale – si potrebbe rendere utile la prossima seduta del Consiglio regionale se la discussione comprendesse, oltre al bilancio ingessato per le poche somme libere, l’informativa sulla progettualità messa a punto (o in itinere) dalla Giunta regionale circa il Recovery Fund».

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