di Gaetano Megna
CROTONE Tornano subito a scuola i bimbi di Crotone. Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha annullato l’efficacia dell’ordinanza n. 2653 del 7 dicembre scorso con la quale il sindaco pitagorico, Enzo Voce, aveva proceduto a sospendere la didattica in presenza, dal 9 al 22 dicembre prossimo, per evitare la diffusione del Covid-19. Il presidente del Tar Calabria, Giancarlo Pennetti, ha accolto “l’istanza di misure cautelari provvisorie” e per l’effetto ha sospeso l’’atto impugnato” presentato dall’avvocato Pino Pitaro per conto di 26 genitori di alunni della scuola materna, elementare e primo anno della scuola secondaria di primo grado. Il Tar non ha, quindi, accolto l’opposizione presentata dal Comune di Crotone che “nel preambolo motivazionale dell’atto impugnato” ha indicato le seguenti circostanze: “Costante aumento dei casi di positività in tutto il territorio provinciale; assenza di autosufficienza da parte dell’Asp di Crotone nella processazione dei tamponi molecolari eseguiti con conseguenti lungaggini che inducono a ritenere sottostimato il dato epidemiologico su base provinciale”. Ritardi che, a parere di Voce, impediscono di intervenire subito con provvedimenti restrittivi a carico di soggetti positivi asintomatici non individuati, che potrebbero contribuire alla diffusione del contagio. Il sindaco di Crotone ha giustificato la sua decisione con la presenza di 26 tamponi positivi riscontrati tra i bambini, compresi nella fascia di età tra i 5 e i 12 anni, e la difficoltà che si ha a Crotone nel tracciare la diffusione del contagio a causa dei ritardi con cui si procede a processare i tamponi. Nel prendere la decisione di sospensiva il Tar Calabria ha tenuto conto del fatto che le scelte “a livello statale sono costantemente orientate nel senso di garantire la didattica in presenza dalle materne alla prima media anche per i territori caratterizzati da rischio più grave”. La situazione di Crotone e della sua provincia, poi, “presenta dati non diversi da quelli delle altre province calabresi” e “ la causa del contagio” dei 26 minori “non è con certezza correlabile con la frequenza scolastica”. Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Pitaro che ha ringraziato il Tar “per avere riconosciuto ai bimbi di Crotone e alle loro famiglie il diritto della didattica in presenza”. Il Tar ha sospeso l’ordinanza di Voce e ha fissato “la trattazione collegiale” per il prossimo 13 gennaio.
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