Ultimo aggiornamento alle 18:16
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Reggio, Minicuci chiede di rifare il ballottaggio. Falcomatà: «Fatti circoscritti»

Dopo l’inchiesta sui presunti brogli elettorali il capo dell’opposizione, sconfitto alle amministrative, invoca l’intervento del Viminale. Il sindaco: «L’indagine non è riferita all’intero impianto…

Pubblicato il: 14/12/2020 – 14:52
Reggio, Minicuci chiede di rifare il ballottaggio. Falcomatà: «Fatti circoscritti»

REGGIO CALABRIA «Una situazione allucinante, il ministro dell’Interno intervenga immediatamente. Se a Lamezia Terme, che è sempre in Calabria e non dall’altra parte dell’oceano, per due sezioni si è rifatta l’elezione, quantomeno nelle otto sezioni di Reggio Calabria si dovrebbe tornare a votare e poi si deve rifare il ballottaggio». Lo ha detto all’Agi Antonino Minicuci, l’ex candidato a sindaco del centrodestra che ha perso il ballottaggio contro Giuseppe Falcomatà, commentando l’indagine della Procura di Reggio Calabria che oggi ha portato all’arresto del consigliere comunale del Pd Antonino Castorina per una serie di presunti brogli elettorali. Al contempo, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega unitamente chiedono le dimissioni immediate della Giunta e dei Consiglieri, come atto di responsabilità istituzionale, di coscienza politica e di onestà nei confronti di Reggio Calabria.
«Ricordiamo – si legge nella nota – che, meno di un decennio fa, questioni meno gravi hanno portato all’immediata sospensione della Democrazia in riva allo Stretto con lo scioglimento del Comune da parte del Ministero dell’Interno. Qui non si tratta di un presunto crimine personale perpetrato contro singola persona, bensì di un danno subito da tutta la Comunità, di un insulto all’intelligenza degli elettori, di una violazione di un diritto fondamentale: l’esercizio della democrazia».
FALCOMATÀ: «FATTI GRAVI MA CIRCOSCRITTI» «Ringrazio la Procura di Reggio Calabria, la Questura e gli organismi inquirenti per il lavoro di accertamento condotto su alcune specifiche circostanze che si sono verificate in occasione del primo turno delle scorse elezioni amministrative reggina». Lo afferma il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, in merito all’indagine che oggi ha portato all’arresto del consigliere comunale del Pd Antonino Castorina, i cui legali hanno già sottolineato come «l’analisi dei fatti sia stata svolta in chiave esclusivamente accusatoria. Dimostrerà la sua estraneità».
. «L’indagine condotta – prosegue il sindaco – come ha specificato lo stesso Procuratore, focalizza singoli fatti e circostanze che, stando a quanto appreso dalle dichiarazioni degli inquirenti, riguarderebbero alcuni seggi, e non si riferisce in alcun modo all’impianto amministrativo delle elezioni. Fatti che – aggiunge il primo cittadino – vanno pienamente sviscerati ed accertati per amore di giustizia ed a tutela delle istituzioni democraticamente elette e soprattutto delle migliaia di cittadini che hanno liberamente espresso il loro voto».
«È una giornata triste per la città. Personalmente – commenta Falcomatà – sono molto addolorato per questa vicenda che non deve in alcun modo distogliere il consiglio, la giunta e l’intera amministrazione dagli obiettivi di risanamento e di crescita che i cittadini meritano e che ci hanno chiesto con il voto. Se le circostanze descritte dovessero essere accertate sarebbe una vicenda molto grave anche sul piano etico oltre che giudiziario. Ho piena fiducia nella magistratura – afferma il sindaco – e negli organismi inquirenti e spero che si possa fare piena luce al più presto su questa vicenda. Non è una frase di circostanza, credo realmente che il lavoro promosso dalla Procura sia a tutela di tutti, e spero che le persone coinvolte, a cominciare dal consigliere Castorina, siano in grado di dimostrare la propria estraneità rispetto alle accuse contestate, ma intanto – conclude il sindaco di Reggio Calabria – è chiaro che fin da subito sarà sospeso dal Consiglio e dovrà lasciare ogni altro incarico».
IL PD CHIEDE CHIAREZZA «Esprimiamo piena fiducia nella Magistratura, il cui operato sta ripristinando la legalità in un territorio difficile come quello calabrese. Contemporaneamente rivolgiamo ad Antonino Castorina l’augurio di dimostrare la sua totale estraneità ai fatti di cui viene accusato, che sono molto gravi e stridono con l’impegno di un giovane amministratore locale». Ad affermarlo sono il Partito Democratico della Calabria e la Federazione provinciale del PD che in una nota spiegano: «Come comunità politica e di partito, dinanzi a tali ipotesi di reato che minano la fiducia nella democrazia, siamo profondamente colpiti come parte lesa. La vita democratica si fonda sul rispetto delle regole, a partire da quelle della sana competizione elettorale e per questo è necessario un grande impegno di trasparenza da parte di tutti. Auspichiamo pertanto che sull’intera vicenda, che riguarda episodi specifici, venga fatta luce al più presto per chiarire ogni profilo di responsabilità, nell’interesse della comunità reggina che, in occasione delle ultime Amministrative, ha vissuto un momento straordinario di democrazia e di partecipazione popolare».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x