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Cosenza, nasce un nuovo presidio di Libera alla memoria di Sergio Cosmai

L’associazione fondata da don Luigi Ciotti torna nel capoluogo bruzio. Il presidio dell’Area urbana aggrega singoli e associazioni ed è intitolato al direttore della casa circondariale assassinato …

Pubblicato il: 15/12/2020 – 9:55
Cosenza, nasce un nuovo presidio di Libera alla memoria di Sergio Cosmai

COSENZA È stata ufficializzata domenica 13 dicembre la nascita del Presidio Libera Area Urbana di
Cosenza intitolato a Sergio Cosmai, direttore della casa circondariale di Cosenza assassinato il 12
marzo 1985.
L’assemblea costituente si è svolta online ma è stata ugualmente emozionante e partecipata, anche
grazie alla partecipazione della famiglia Cosmai e al contributo del giornalista e scrittore Arcangelo
Badolati, fra i sottoscrittori del Patto, che con cognizione di causa ha tratteggiato il contesto storico
in cui è maturato l’omicidio e il profilo di un servitore dello Stato di grande integrità morale.
«Dietro ogni nome ci sono i nomi di tutte le vittime di mafia» ha affermato Tiziana Palazzo, vedova
Cosmai, in un intervento ancora carico di sofferenza.
Don Ennio Stamile, referente regionale di Libera, ringraziando i partecipanti ha sottolineato come
sia importante tenere viva la memoria delle vittime, e come sia necessario far sentire la voce di
Libera in un territorio difficile come la Calabria. Il presidio dell’area urbana di Cosenza va ad
aggiungersi a quelli provinciali di Corigliano-Rossano, Cassano e Cetraro.
Durante il collegamento è stato esplicitato il percorso formativo del gruppo costituente, durato oltre
un anno, che trova applicazione in precisi temi di impegno: fare memoria delle storie delle vittime
innocenti di mafia; divulgare l’educazione alla legalità e alla giustizia sociale, alla solidarietà; offrire
corresponsabilità e sostegno alla rete dell’antiracket, contro usura e pizzo; promuovere la tutela
dell’ambiente; promuovere la legalità nel mondo del lavoro; favorire l’accoglienza, l’integrazione
sociale e culturale di tutte le persone, soprattutto quelle più deboli ed emarginate; sostenere le
organizzazioni che lavorano per i diritti umani.
Durante l’incontro i sottoscrittori del Patto hanno nominato Franca Ferrami quale referente del
Presidio di Cosenza. Giornalista freelance, segretario del Circolo della Stampa di Cosenza,
responsabile provinciale e componente del Consiglio nazionale dell’ente di promozione sportiva
CsaIn, è sorella di Lucio Ferrami, imprenditore vittima della ‘ndrangheta ucciso nel 1981.
All’incontro hanno preso parte anche Pierluigi Ferrami, Antonella Dodaro, le referenti dei licei “G.B.
Scorza” di Cosenza e “Pitagora” di Rende, membri dell’associazione Antiracket di Cosenza,
dell’Agesci-Zona Passo del Pellegrino, delle Acli provinciale e del presidio Libera di Palmi e il
segretario provinciale della Cgil Umberto Calabrone presso la cui sede è ospitato il neo presidio di
Libera.

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