LAMEZIA TERME «Realizzata non solo in tempi rapidi ma anche in tempi difficili poiché, in un periodo come quello che sta vivendo il nostro Paese, il fatto che la pubblica amministrazione abbia portato avanti un progetto come questo, così ambizioso, e lo abbia realizzato in tempi rapidi è un segnale generale molto importante». Così il ministro alla Giustizia Alfonso Bonafede (nella foto in apertura di servizio con Nicola Gratteri e con il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo), al termine del sopralluogo effettuato stamani nella nuova aula bunker realizzata in un immobile nell’area ex Sir di Lamezia Terme in vista, anche del maxi processo scaturito dall’operazione Rinascita Scott. Al sopralluogo ha partecipato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.
«Il Governo – ha aggiunto Bonafede – porta avanti la lotta contro le mafie senza tregua ed è una lotta alle mafie che si porta avanti quotidianamente. Questa aula bunker è anche un segnale di presenza dello Stato qui, in Calabria, in un’area difficile perché deve essere chiaro che i processi, anche quelli più impegnativi, i processi di ‘ndrangheta, sono processi che si celebrano in questa terra, qui in Calabria dove lo Stato è presente. Ed è anche un segnale di vicinanza a tutti quei magistrati che ogni giorno portano avanti la lotta alla ‘ndrangheta, tra mille difficoltà, ed in generale a tutti gli operatori della giustizia, a tutti gli avvocati che potranno usufruire qui, in questa terra, di un’aula bunker che rappresenta un progetto molto interessante realizzato come segnale anche di efficienza».
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