di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Un nome d’esperienza per guidare, seppur per soli 60 giorni, il Comune di Lamezia Terme. La Prefettura di Catanzaro ha nominato il prefetto Giuseppe Priolo, già in passato commissario straordinario del Comune di Avellino. E intanto, in attesa della comunicazione ufficiale, Priolo è già arrivato in Comune e in questi minuti è stato a colloquio con Paolo Mascaro. Assente, invece, il segretario titolare del Comune di Lamezia Terme, Pasquale Pupo e così il primo confronto di Priolo è avvenuto con la vice segretaria, Alessandra Belvedere.
LA NOMINA La nomina di Priolo da parte del Prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, è arrivata dopo la sentenza del Tar dei giorni scorsi e che ha accolto, seppur parzialmente, il ricorso presentato dagli ex candidati a sindaco, Massimo Cristiano e Silvio Zizza, e il contestuale annullamento del verbale dell’Ufficio Elettorale Centrale del 5 e 9 dicembre 2019 relativo alla proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e alla carica di consiglieri del Comune.
IL PROFILO Quello di Giuseppe Priolo, 68 anni e originario di Messina, è un profilo di grande spessore. Nominato Prefetto il 29 aprile 2016 dal Consiglio dei Ministri e nel successivo mese di agosto si è insediato alla guida della Prefettura di Trapani, proveniente da quella di Milano, ha svolto numerosi incarichi che hanno portato a sanzionare e sciogliere Enti e Amministrazioni locali ed ha gestito direttamente, quale Commissario straordinario, Comuni ad altissima densità mafiosa, quali San Luca, Rosarno, Bovalino, Melito Porto Salvo, Molochio, Caulonia, Rizziconi, nonché, nel 2005, l’Azienda Sanitaria Locale di Reggio Calabria, sciolta poi per infiltrazioni mafiose. (redazione@corrierecal.it)
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