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Crotone, presentata una petizione per la sospensione della didattica in presenza

Dopo la pronuncia del Tar che ha sospeso l’ordinanza di chiusura delle scuole del sindaco Vincenzo Voce, un gruppo di mamme e papà ha deciso di non far frequentare i propri figli temendo eventuali …

Pubblicato il: 17/12/2020 – 19:10
Crotone, presentata una petizione per la sospensione della didattica in presenza

di Gaetano Megna
CROTONE
Genitori contro genitori. Il 14 dicembre scorso il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha accolto la richiesta di 26 genitori di Crotone ed ha sospeso un’ordinanza con la quale il sindaco pitagorico, Vincenzo Voce, aveva stabilito il fermo della didattica in presenza per gli alunni delle scuole materne, elementari e primo anno della secondaria per evitare la diffusione del contagio del Covid-19. In seguito alla sospensiva del Tar le scuole crotonesi hanno dovuto procedere all’apertura degli edifici e riprendere la attività didattiche in presenza. La polemica che è scoppiata in seguito alla sentenza del Tar è stata molto forte e gran parte dei genitori non hanno mandato i bambini a scuola, temendo di mettere a rischio la salute dei propri figli. In molti casi, così, non c’è stata né didattica in presenza e né a distanza. I genitori che non hanno condiviso il ricorso al Tar hanno deciso di presentare una petizione al sindaco, che è stata sottoscritta da 2100 tra mamme e papà. Oggi la petizione è stata consegnata a Voce dalla mamma Maria Lucia Cosentino. La petizione, secondo quanto si legge in una nota, «è finalizzata alla richiesta della sospensione della didattica in presenza nonostante quanto di recente deciso dal Tar e rispetto all’ordinanza sindacale che prevedeva, per l’appunto, la sospensione fino al 22 dicembre» delle attività. «Nelle motivazioni della petizione sottoscritta da oltre 2100 genitori – si legge ancora – si evidenzia che la sanità cittadina non è ancora pronta al monitoraggio pandemico ed ai tracciamenti tempestivi del diffondersi del Coronavirus». Un’altra questione considerata rilevante dai 2100 firmatari è rappresentata dal fatto che «Crotone non è dotata di una struttura Covid – 19 destinata ai bambini con il conseguente necessario ricovero fuori provincia». La sospensione ha, infine, prodotto danni «sotto il profilo meramente scolastico» in quanto «la didattica a distanza è stata bruscamente interrotta con la ripresa delle lezioni scolastiche esclusivamente in presenza, in pochissimi, venendo a concretizzare una situazione per la quale le famiglie non hanno avuto il tempo di prepararsi». E «riaprire, le scuole per pochi giorni in prossimità delle vacanze natalizie si pone come un inutile rischio sanitario ed un grave problema organizzativo oltre che un danno per la didattica». La sospensiva del Tar ha avuto, quindi, efficacia per pochi giorni e in tanti a Crotone hanno ipotizzato che il ricorso potesse avere un profilo politico. Sarebbe stato presentato per mettere in difficoltà l’amministrazione guidata da Voce. (redazione@corrierecal.it)

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