Sceneggiata Tansi: prima siede al tavolo del “Partito unico della torta” e poi scappa via

CATANZARO “Folgorato sulla via di Damasco…”. Carlo Tansi, il duro e puro, l’anti-casta e l’anti-politico per eccellenza, alla fine si siede al tavolo della politica e di quello che lui definisce, in termini dispregiativi, il “Put”, il “Partito unico della torta”, gli affamatori (trasversali) della Calabria. Cosa non si fa per una candidatura alla Regione… Tansi ha, infatti, preso parte al vertice online della coalizione di centrosinistra allargata a movimenti e associazioni con l’obiettivo di creare un campo schieramento di forze in contrapposizione al centrodestra.
Secondo quanto si è appreso, la presenza di Tansi, fondatore del movimento di estrazione civica “Tesoro Calabria”, al tavolo serale-notturno sarebbe stata caldeggiata dal Movimento 5 Stelle. Al primo vertice, tenuto domenica scorsa Tansi ha rifiutato di partecipare motivando il diniego con argomentazioni apparse irricevibili agli altri partecipanti (tipo «mi dovete dire entro 24-48 ore chi è il candidato governatore») e facendo chiaramente intendere che si alleerà solo con chi lo candiderà presidente. Stavolta invece lo stesso Tansi che tuona contro il “Partito unico della torta” si è seduto al tavolo dello stesso “Put”, come un politicante qualsiasi, per poi alzarsi dopo aver reiterato la propria (auto)candidatura e comunicando la “rottura” sui social, dandone (ma questo era scontato) la colpa al “Put” che, da potenziale alleato, è diventato di nuovo nemico della Calabria. Insomma, una sceneggiata napoletana, degna del miglior Merola… Coerenza, questa sconosciuta.