di Gaetano Megna
CROTONE Spese di rappresentanza esagerate da parte dell’Akrea, la società di proprietà del Comune di Crotone. A denunciare la circostanza il sindaco della città pitagorica, Enzo Voce, nel suo intervento in consiglio comunale. La denuncia è arrivata mentre Voce era intervenuto per raplicare a Danilo Arcuri, rappresentante dell’opposizione. In quel momento si discuteva del punto all’ordine del giorno riguardante “l’approvazione bilancio consolidato esercizio finanziario 2019 gruppo “Comune di Crotone””. Arcuri, nel suo intervento, aveva denunciato un comportamento non del tutto corretto da parte dell’amministrazione relativamente alla società in house “Crotone sviluppo”. Secondo Arcuri l’amministrazione comunale, nelle attività messe in campo, non avrebbe tenuto in debita considerazione la documentazione prodotta da “Crotone sviluppo” relativamente alle attività svolte. Questo comporterebbe una ricaduta negativa, che potrebbe portare dismissione dell’Azienda. Sull’argomento sono seguiti altri interventi. Ha chiesto la parola anche il sindaco, che è partito subito all’attacco sottolineando che la società in house «ha lavorato senza contratto ed ha accumulato 266mila euro di debiti fuori bilancio, a differenza di Akrea che ha certificato e certifica le spese. A “Crotone sviluppo” – ha continuato – ci sono dipendenti che guadagnano più del sindaco e di chi lavora nel palazzo comunale». Ha, poi, aggiunto che «se c’è un’asticella che non si può superare, quando si supera i documenti vanno portati in tribunali». Ancora, sottolinea Voce che «nessuno conosceva la situazione di “Crotone sviluppo” e nemmeno di Akrea». In questi giorni, però, è iniziato il controllo analogo di Akrea da parte del Comune. C’è un assessore che sta guardando e studiando le carte. A questo punto Voce ha annunciato che ad Akrea sono state fatte spese di rappresentanza, che i cittadini non possono assolutamente condividere e devono fare arrossire: «E’ stata acquistata una medaglia d’oro per mille euro e sono stati pagati conti elevati ad uno dei ristoranti in della città». C’è stata un’immediata replica di Arcuri: «Le cose che doveva dire non sono state dette, smetta di fare campagna elettorale, io abbandono la seduta». Il sindaco ha invitato l’assessore al Bilancio, Antonio Scandale, di chiarire la vicenda di “Crotone sviluppo”. Scandale ha spiegato che la questione della società in house sarà oggetto di studio da parte di un tavolo tecnico, appositamente costituito. Il tavolo ha già fatto un primo incontro. Per valutare la situazione di “Crotone sviluppo” bisogna partire dal fatto che è senza contratto, perché la convenzione con il Comune è scaduta lo scorso 31 dicembre del 2018 e non è stato mai rinnovata. Non è stato approvato il bilancio del 2019. Si è andati avanti con una determina dirigenziale e c’era bisogno di un accordo da fare approvare al consiglio comunale. La situazione contrattuale “è critica”, perché la spesa effettuata dall’Azienda potrebbe essere considerata discrezionale. «Non è un problema di corrispondenza, come diceva Arcuri, in quanto la situazione è molto più complessa e nell’attività di bilancio di consolidamento non possono essere inseriti debiti non certificati e non esigibili». Sono seguiti tanti altri interventi e dopo ore di dibattito la proposta del punto all’ordine del giorno è stata approvata con 18 voti a favore otto contrari, mentre gli assenti sono risultati sette.
APPROVATI ALTRI PUNTI Prima del bilancio consolidato il Consiglio ha trattato altri tre punti dell’ordine del giorno. Non è passata la mozione su “abbattimento e rateizzazione Tari”, dove i rappresentanti della maggioranza hanno votato quasi tutti contro: 19 i voti contrari e 13 favorevoli. Nel corso del confronto su questo punto c’è stato lo scontro, su questioni procedurali, tra il consigliere di maggioranza Fabrizio e Meo e il presidente del Consiglio, Giovanni Greco. La proposta prevedeva l’abbattimento della Tari soprattutto per i commercianti per i danni subiti per il contagio del Covid-19. La maggioranza ha votato contro, perché non c’era la copertura finanziari. Meo e rappresentanti dell’opposizione hanno chiesto al sindaco un “atto di coraggio”. Il secondo punto prevedeva l’approvazione di tre variazioni di bilancio, una di 1.500.000 euro e le altre due di 170.000 euro ciascuna. La proposta è passata con 20 voti a favore, dieci contrari e un astenuto. Su questi punti l’opposizione ha deciso di votare contro perché non sono stati forniti i documenti per “una corretta valutazione”. Il terzo punto, “assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2020”, è stato approvato con 18 voti a favore e 11 contrari e tre astenuti. Gli altri punti approvati, dopo il bilancio consolidato, “affidamento all’Agenzia delle entrate-riscossione della riscossione spontanea e coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali. Proroga convenzione”, che è stata approvata 17 voti a favore, un astenuto e13 assenti; “approvazione bozza del contratto di servizio tra il Comune di Crotone ed Akrea” che è stato approvato con 19 voti a favore e 14 assenti. Ci sono stati scontri e scambio di battute al vetriolo anche tra i rappresentanti della maggioranza che non hanno avuto ricadute negative al momento del voto, fatta eccezione per il primo punto (mozione Tari). La maggioranza, quindi, ha riconquistato la compattezza almeno nel voto. (redazione@corrierecal.it)
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