CATANZARO «Non resteremo a guardare inermi l’ennesima discriminazione perpetrata nei confronti dei tirocinanti della giustizia regionali esclusi, di fatto, da tutti e due i bandi di concorso indetti dal Ministero della Giustizia per il reclutamento di 3.700 unità di personale non dirigenziale per i profili di cancelliere esperto e operatore giudiziario». Lo dichiara Gianluca Persico della segreteria regionale calabrese della Cisal che aggiunge: «Non è più tollerabile, per un vizio di forma, assistere a questa disparità di trattamento tra lavoratori che, seppur finanziati da percorsi diversi, alcuni ministeriali e altri regionali, hanno operato fianco a fianco maturando le medesime competenze. Dove sta la differenza?».
«Bisogna porre un rimedio – conclude Persico – a questa vera e propria discriminazione, altrimenti queste persone, dopo essersi formate, aver dato tanto all’interno degli uffici giudiziari non hanno e non avranno nessun tipo di opportunità lavorativa con la “L” maiuscola».
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