REGGIO CALABRIA In mattinata è comparso davanti al gip il consigliere comunale eletto Antonino Castorina, coinvolto nell’inchiesta sui presunti brogli elettorali condotta dalla procura di Reggio. Sebbene si sia avvalso della facoltà di non rispondere, i suoi legali avv.ti Natale Polimeni e Francesco Calabrese, hanno espresso la disponibilità del proprio assistito ad essere ascoltato nei giorni prossimi, «allorquando avrà cognizione piena dell’incarto processuale».
Nel frattempo, i difensori rappresentano quanto segue: «L’indagine nasce da una intuizione investigativa della questura di Reggio Calabria. Tuttavia, l’episodio che ha dato scaturigine agli accertamenti della Digos non è in alcun modo riconducibile all’avv.Castorina, riguardando soggetti diversi ed a quest’ultimo sconosciuti».
«L’unica circostanza effettivamente riferibile al Consigliere Comunale – continuano i legali – riguarda la delega al ritiro di schede elettorali. Si tratta, di un dato dotato di efficacia indiziaria neutra e, perciò, non idoneo da sé solo a dimostrare che attraverso un simile sistema siano state espresse preferenze in favore dell’incensurato professionista. Il compendio probatorio allo stato formato non vale a supportare alcun addebito nei confronti del nostro assistito che, siamo certi, riuscirà a dimostrare la propria estraneità ai fatti per come addebitatigli. Sin d’ora, invero, è agevole riconoscere che il “complesso” meccanismo descritto dagli organi inquirenti, si risolve in una prassi amministrativa in virtù della quale l’avv. Castorina ha utilizzato il modulo delega per alcuni cittadini».
«Tutt’altro che secondario – aggiungono gli avvocati – è, altresì, il dato numerico emerso durante le indagini (tutt’ora in corso). È fuor di dubbio infatti che l’avv. Castorina, primo degli eletti con oltre 1.500 preferenze, non avrebbe avuto alcun bisogno di ricorrere ad oscuri e contorti meccanismi illeciti per “racimolare” i 100 voti che gli organi inquirenti gli attribuiscono, risultando di tutta evidenza come il risultato elettorale non avrebbe subito alcuna variazione.
Riteniamo che giustizia farà il suo corso e che l’avv.Castorina potrà dimostrare la propria estraneità ad un meccanismo illecito, a lui erroneamente ricondotto».
«La difesa – conclude la nota – sta, infatti, lavorando per selezionare le falle del teorema accusatorio e gli indizi rimasti privi di idoneo e necessario riscontro e il consigliere Castorina ha già dichiarato la propria disponibilità a rendere interrogatorio allorquando avrà cognizione piena dell’incarto processuale».
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