CATANZARO «Farsi trovare pronti sono le nostre parole d’ordine per il 2021. A conclusione di uno degli anni più difficili e dolorosi che la storia del nostro Paese possa ricordare, abbiamo la certezza che niente sarà più come prima. Ci attendono ancora mesi difficili ma, da imprenditori, non possiamo che nutrire aspettative positive sul futuro». Il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli non nasconde le preoccupazioni e le gravi difficoltà del momento, ma manifesta anche un cento ottimismo se pensa alle cose che ci sono da fare, costruire, preparare. «Nutriamo speranza per i progetti importanti che possono rappresentare un punto di svolta. È il caso del Next Generation Eu, lo strumento più conosciuto come Recovery Fund perché si configura come un fondo di recupero europeo che, con le risorse connesse (209 miliardi di euro), sarà capace di immettere sul mercato una liquidità ingente. Dobbiamo, quindi, prepararci a saperne cogliere le opportunità in modo da provare a recuperare tutto ciò che in questi mesi abbiamo perduto su tanti fronti. Farsi trovare pronti, dunque, nelle imprese, così come nelle pubbliche amministrazioni dove ci auguriamo possano arrivare tanti giovani laureati competenti».
Dello stesso avviso è il presidente Giovan Battista Perciaccante di Ance Cosenza che ha sollevato il caso delle centrali di committenza «che gestiranno contratti di appalto per conto di diverse pubbliche amministrazioni. È andato in pensione molto di quel personale che si è formato nel corso degli anni e per il blocco delle assunzioni non è stato reintegrato. Mancano competenze specifiche in grado di appaltare e rendere esecutivi progetti a valere sui fondi che arriveranno. Per il settore dell’edilizia, in gravissima crisi, si parla di miliardi destinati ad opere di rigenerazione urbana, green, depurazione, housing sociale, infrastrutture».
Al tema del Next Generation Eu e degli scenari del post pandemia, Confindustria Cosenza ha dedicato la sua Assemblea annuale. In modalità a distanza, dirigenti ed imprenditori dell’Associazione si sono confrontati con l’economista Gianfranco Viesti dell’Università di Bari che ha parlato dei temi economici legati ad analisi e scenari e con il presidente della sezione Terziario Innovativo di Unindustria Calabria Alfredo Fortunato che ha proposto una accurata disamina sull’utilizzo efficace dei fondi comunitari e del recovery fund.
«Il futuro lo scriveremo noi – ha detto il professore Viesti – e la crisi, simile nei caratteri in molte regioni, sarà superata da una ripresa che però non sarà uguale. Sarà determinante investire per far crescere il Pil».
«Digitalizzazione, rivoluzione verde, salute e parità di genere saranno determinanti – ha sottolineato il presidente Alfredo Fortunato – per ridurre gap e povertà che non è solo economica, ma anche sociale ed educativa. Efficacia ed efficienza nella spesa dei fondi saranno decisive per le regioni del Sud e la Calabria in particolare per non arretrare ancora».
I lavori, coordinati dal direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda, sono stati conclusi dal vicepresidente di Confindustria Natale Mazzuca secondo cui «i fondi che arriveranno serviranno a creare un Paese più coeso solo se saremo capaci di essere veloci nell’attuazione e, quindi, attenti e bravi a passare dall’ideazione alla progettazione con realizzazione in tempi rapidi. La notizia di questi giorni dell’attivazione del gateway ferroviario al Porto di Gioia Tauro apre nuovi scenari positivi e ricchi di opportunità per il futuro dei commerci per e dalla nostra regione». L’auspicio condiviso da tutti, delineato a fine riunione dal presidente Amarelli, è che si faccia tesoro di quanto abbiamo vissuto in questi duri mesi di pandemia per impegnarsi collettivamente nella ricostruzione.
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