Emergenza Covid, tre morti in un giorno nel Crotonese

di Gaetano Megna
CROTONE Tre morti e 18 nuovi casi positivi nella provincia di Crotone. Le tre persone decedute erano residenti a Crotone, Belvedere Spinello e Isola Capo Rizzuto. Salgono complessivamente a 27 i deceduti da quando è partita la pandemia: sei si sono avuti nella prima fase e 21 dallo scorso mese ottobre a oggi. Aumentano anche i ricoverati in ospedale. Ieri erano 35 e oggi sono diventati 39. Questo dato rappresenta una forte preoccupazione. Ai 18 tamponi positivi registrati oggi si devono aggiungere quelli di ieri e l’altro ieri, che erano stati stati 35. I positivi di oggi sono così distribuiti: due a Caccuri, otto a Crotone, due a Cutro, tre ad Isola Capo Rizzuto, uno a Melissa, uno a Mesoraca e uno a Roccabernarda. Le notizie diffuse oggi dall’Azienda sanitaria provinciale pitagorica, quindi, non sono positive sul piano della diffusione del contagio, dei morti e dei ricoveri in ospedale. La notizia positiva, comunque, c’è e riguarda la fine dei contrasti all’interno dell’ospedale e dell’Asp.
La direzione strategica, secondo quanto riferito dal direttore generale facente funzioni dell’Azienda, Francesco Masciari, ha risolto la questione dell’allocazione della macchinetta per processare i tamponi. «Sarà allocata – ha detto Masciari – là dove legittimamente doveva essere posizionata» e cioè all’interno del laboratorio analisi del “San Giovanni di Dio”. In questo modo è stato risolto sia il problema di chi dovrà firmare i referti e sia del personale da dedicare all’uso della macchina. Il “minipiner 96”, macchina capace di processare 96 tamponi ogni quattro ore, a questo punto dovrebbe entrare in attività tra lunedì o martedì prossimo. Occorre fare solo piccoli interventi di riqualificazione, già definiti nelle scorse settimane dal direttore del laboratorio analisi, Tommasina Nicoletta.
L’altra questione spinosa risolta oggi dalla direzione strategica riguarda il coordinatore del reparto Covid1, Gaetano Mauro, che nei giorni scorsi si era dimesso. Masciari aveva rigettato le dimissioni, ma Mauro non era convinto di dovere restare. Oggi, secondo quanto ha riferito Masciari, ci sono stati i chiarimenti e il primario ha rinunciato al proposito di lasciare il reparto e, quindi, continuerà a coordinare le attività per i malati Covid che hanno bisogno di essere ricoverati.