RIACE Il ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini «apprezza la segnalazione» e «si muove per il recupero di Torre Casamona a Riace». E’ quanto si afferma in una lettera che la segretaria del ministro ha inviato ad un cittadino della Locride, Gianpiero Taverniti, che da tempo aveva segnalato la necessità di un intervento a difesa della torre di guardia che, nel 1500, costituiva una “cellula “di un sistema difensivo che comprendeva il codice Romano Carratelli. La torre, assieme alle altre costruzioni similari presenti sulla costa ionica, creava una sinergia difensiva garante delle difese dall’assalto saraceno proveniente da est.
«La Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio dell’area metropolitana di Reggio Calabria e della provincia di Vibo Valentia, sentito anche il Comune di Riace proprietario della Torre Casamona – è detto nella lettera – effettuerà quanto prima un sopralluogo per verificare de visu la situazione e fare una prima quantificazione economica degli interventi necessari. Il Mibact potrà intervenire unicamente per somma urgenza mettendo il bene in sicurezza. Starà al Comune presentare richiesta di fondi per il suo completo restauro».
«Qualche cosa si muove – è scritto in una nota – quando si difende e si lotta per la storia della propria regione, per i beni artistici, storici e archeologici collegati e dopo tanto lavoro e impegno profusi assieme a diversi cittadini riacesi con il comitato Salviamo Torre Casamona».
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