Emergenza Covid, altri due morti in provincia di Crotone

di Gaetano Megna
CROTONE Nella provincia di Crotone si continua a morire di Covid-19. Secondo i dati del report diffuso dall’Azienda sanitaria provinciale, oggi ci sono stati altri due decessi: uno a Isola Capo Rizzuto e l’altro a Strongoli. Negli ultimi quattro giorni si sono avuti otto morti di Covid, solo due in meno rispetto ai primi nove mesi della pandemia. Salgono complessivamente a 32 i morti provocati dall’infezione nella provincia di Crotone. Nel solo territorio comunale di Isola Capo Rizzuto, in questa seconda fase della pandemia, si sono avuti sei morti a cui vanno aggiunti i decessi certificati dall’amministrazione comunale (almeno quattro in più rispetto ai dati diffusi dell’Asp).
Torna a salire anche l’asticella del contagio, oggi si sono avuti 17 nuovi tamponi positivi, mentre ieri erano stati solo cinque. I tamponi di oggi sono così distribuiti: uno a Caccuri, nove a Cotronei, sei a Crotone e uno a Isola Capo Rizzuto. Salgono a 39 i ricoverati ai reparti Covid del “San Giovanni di Dio”. Non cala, quindi, il numero di soggetti che presentano un quadro clinico più complesso e necessitano di ricovero in ospedale. Gli attuali sintomatici della provincia pitagorica sono in tutto 61 e 433 gli asintomatici, che vengono curati a casa con le Usca.
I TAMPONI Non è ancora partito il “minipiner 96”, la macchinetta in grado di processare 96 tamponi ogni quattro ore. Dovrebbe essere messa in movimento entro questa settimana, perché la direzione strategica dell’Asp ha messo a posto i tasselli che, sino ad ora, ne avevano impedito la partenza. Nella mattinata di oggi anche le altre macchine acquistate dall’Asp, ma molto meno potenti del “minipiner 96”, sono state consegnate alla gestione del direttore del laboratorio analisi. Queste macchine vengono attualmente impegnate per fare fronte alle sole urgenze. Di più non si può fare ed è per questo che a Crotone si spera nell’immediata messa a regime del “minipiner 96”, che consentirebbe di effettuare molti più tamponi e soprattutto far partire l’attività di tracciamento nei confronti di soggetti che hanno avuto rapporti ravvicinati con persone positive.