REGGIO CALABRIA La seduta della Commissione speciale di Vigilanza si è aperta oggi con l’invito del presidente Giannetta ad osservare un minuto di silenzio per la morte del giovane Gassama Gora, investito mentre, in bici, rientrava dai campi alla tendopoli di San Ferdinando lungo la strada dell’area industriale annessa al Porto di Gioia Tauro di competenza del CORAP.
«La seduta odierna – ha precisato in avvio dei lavori il presidente – ha carattere di indifferibilità ed urgenza ed è finalizzata ad acquisire un quadro preciso dello stato attuativo del procedimento di liquidazione del CORAP, per meglio comprendere l’indirizzo politico ed istituzionale perseguito dalla Regione Calabria con la Delibera di Giunta n. 460/2020 ed appurare, con certezza di legge, che la strada intrapresa porti al conseguimento dei fini pubblici assegnati al CORAP e tuteli adeguatamente gli interessi di natura pubblica che il Consorzio incarna e che impattano su tutto il territorio regionale, attraverso il Piano ZES Calabria e la nuova programmazione regionale 2021/2027».
«Il CORAP – ha proseguito Giannetta – deve esercitare un ruolo fondamentale nell’attuazione del Piano Zes Calabria nelle 14 aree industriali, tra cui quella annessa al Porto di Gioia Tauro, ma tale ruolo deve trovare sponda nella funzione di coordinamento e controllo della Regione Calabria e in quella del Commissario liquidatore, chiamato a gestire il Consorzio come soggetto pubblico e non come un’impresa privata. Non riteniamo, pertanto – ha incalzato il presidente dell’organismo consiliare – ci siano le condizioni giuridiche per procedere all’affitto di un ramo di azienda in convenzione con Fincalabra, né, tanto meno, riteniamo si possa assimilare il Consorzio ad un ente locale cui Fincalabra possa erogare servizi di supporto. Ecco che – ha detto ancora Giannetta – i rapporti tra detti Enti vanno chiariti e posti senza se e senza ma nel quadro normativo di riferimento».
Giannetta ha quindi sottolineato «l’importanza sociale dell’esercizio provvisorio nella prosecuzione del lavoro dei dipendenti, ma, ha anche specificato che questo non può bastare ad andare avanti». Nel corso del suo intervento ha evidenziato «il quadro di grave incertezza dovuto alla imminente decisione della Corte Costituzionale che nel dichiarare la illegittimità della Legge regionale sul CORAP potrebbe creare un vuoto normativo di cui preoccuparsi con urgenza. Ciò significa che gli atti della funzione pubblica e il piano Zes sono estremamente precari, si rischia un default del Consorzio, gravato dalla mancata attivazione dell’Agenzia».
La seduta si è conclusa con l’approvazione all’unanimità dell’atto di indirizzo proposto dal presidente Giannetta che «impegna il presidente della Giunta regionale a mantenere l’esercizio provvisorio, disporre l’annullamento dell’atto commissariale relativo all’avviso di affitto del ramo d’azienda relativo ai Servizi Aree Industriali, svincolare le somme impegnate dalla delibera; dare indirizzo al Commissario di ricostruire il patrimonio consortile, distinguendo i beni che sono stati acquisiti o generati dall’Ente per esclusive finalità pubbliche anche in relazione al Piano ZES. Invita altresì il Consiglio regionale a intervenire per salvaguardare, negli idonei contenuti di legge, gli interessi pubblici regionali e mettere in sicurezza l’esecutività del Piano ZES, quale programma di interesse regionale, nazionale e comunitario».
Nel corso dei lavori è stata anche approvata (con l’astensione del consigliere Guccione) la relazione sul Bilancio di previsione del Consiglio Regionale per gli esercizi 2021-2023 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2021 – 2023. Hanno preso parte ai lavori i consiglieri regionali Carlo Guccione, Pietro Molinaro, Pierluigi Caputo e Marcello Anastasi.
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