REGGIO CALABRIA «L’emendamento presentato dall’onorevole Roberto Occhiuto e approvato in commissione può essere una occasione se utilizzata, per chiudere veramente il commissariamento della Sanità in Calabria. Il provvedimento è stato approvato a prescindere dalla volontà del governo di risolvere il problema ed è frutto di una delle tante necessità che spesso si creano nella commissione bilancio al momento della decisione finale sulla legge finanziaria». Lo dice Demetrio Battaglia, ex parlamentare del Partito democratico. «Occhiuto è stato bravo ad inserire non una norma di interesse specifico, come sono tentati spesso i parlamentari nelle trattative convulse dell’ultimo miglio della finanziaria, ma un provvedimento di ricaduta generale sulle regioni martoriate come la Calabria – spiega l’ex deputato dem –. In verità analogo emendamento presentato dai parlamentari governativi in sede di discussione del Decreto Calabria, con tema unico la sanità non aveva trovato benevola accoglienza dal governo, anzi era stato osteggiato e respinto. Comunque il risultato oggi è raggiunto con i deputati del Pd che si sono dovuti “scudare “ dietro l’iniziativa del collega di centrodestra per raggiungere l’obiettivo».
«Forse – continua la nota – il governo ha una naturale e istintiva antipatia per quello che propongono i calabresi schierati a suo sostegno e una innaturale simpatia per i suoi oppositori. Non è l’unico incidente provocato dal decreto Calabria, basti pensare al famoso coinvolgimento dei sindaci: annunciato come “fatto “ dal senatore Magorno, nel mentre il governo buttava all’aria e stravolgeva il testo “diamantino”. Tanto che al senatore che ama profondamente la Calabria non resterà, come da Lui preannunciato il voto contrario al decreto e anche alla presumibile fiducia che il governo dovrà mettere per evitare ritardi e ingorghi istituzionale. Bene Roberto Occhiuto, dunque, con la speranza che si avrà la capacità di utilizzare questa grande opportunità».
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