SIBARI Da quando il ministro delle infrastrutture ne ha consegnato i lavori, nella primavera scorsa, dello stato dell’arte del terzo megalotto non se ne sa, pressoché, più nulla. Se non che siano ancora in fase preliminare tutte quelle azioni propedeutiche ai lavori veri e propri.
Nessun cantiere attivo sulla strada, dal 19 maggio ad oggi, nessuna transenna, nessun operaio in vista. Eppure, molto lentamente, qualcosa sembra muoversi. La notizia in tal senso la forniscono gli Artificieri, perché proprio grazie a quei lavori preliminari, hanno ritrovato oltre 75 ordigni bellici della Seconda guerra mondiale, lungo il tracciato sul quale sorgeranno, un giorno, i 38 chilometri di statale 106, al costo di 39 milioni di euro ogni mille metri, che separano Sibari e Roseto Capo Spulico.
Sul controllo preventivo dei terreni interessati dai lavori, gli Artificieri dell’Esercito, su disposizione della Prefettura, coadiuvati dalla Croce Rossa Militare e scortati dai Carabinieri, hanno rinvenuto nei pressi di Sibari oltre 75 colpi inesplosi per cannone antiaereo tedesco da 20mm, originariamente posti durante la guerra, forse a protezione dello scalo ferroviario. I militari della Compagnia Genio del 21° Reggimento Guastatori di Castrovillari, hanno ripulito dal fango, identificato e poi fatto brillare in sicurezza, sul posto, le munizioni inesplose che risultavano essere molto danneggiate e corrose.
I lavori, adesso, potranno riprendere in sicurezza. (lu.la.)
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