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Crotone, il "minipiner 96" in funzione a fine mese

Tanto ci vorrà per mettere a regime la potente macchina per processare i tamponi acquistata dall’Asp. Oggi due vittime per copronavirus

Pubblicato il: 22/12/2020 – 22:27
Crotone, il "minipiner 96" in funzione a fine mese

di Gaetano Megna
CROTONE Ci vorrà la fine del mese per l’entrata in funzione del “minipiner 96”, la macchina potente per processare i tamponi acquistata dall’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. L’apparecchio è stato consegnato in ospedale la notte del 3 dicembre scorso. Il “minipiner 96” è stato già testato ed è efficiente, ma ancora non è stato impegnato nel processo dei tamponi dell’utenza pitagorica. Inizialmente, come è stato sottolineato in più articoli pubblicati su questo giornale, la macchinetta non è stata utilizzata, perché c’è stato uno scontro all’interno dell’ospedale su chi avrebbe dovuto avere la competenza per il suo utilizzo e su dove fisicamente allocarla. L’Asp di Crotone possiede già tre macchine per processare i tamponi, ma sono tutte poco potenti. Con tre macchine, infatti, si riesce a processare sino ad un massimo di 40 tamponi al giorno. Sufficienti solo per le emergenze: fare i tamponi per i reparti dell’ospedale (Compreso il Covid) e i pazienti che si recano al pronto soccorso. Le emergenze sono state, infatti, garantite. Non è stato, invece, garantito il processo dei tamponi al di fuori dell’ospedale. Il danno è enorme, perché è venuta meno l’immediata disponibilità dei risultati e in alcune occasioni il tracciamento è partito con qualche giorno di ritardo. I tamponi del territorio della provincia pitagorica ancora oggi vengono inviati al laboratorio analisi del Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, dove sono oberati di lavoro e non sempre riescono a dare i risultati in tempi celeri. Il “minipiner 96” è stato acquistato dall’Azienda sanitaria proprio per porre fine a questo gap. L’idea della direzione strategica dell’Asp era quella di partire subito con il “minipiner 96”, ma la procedura è stata bloccata da una diatriba interna al nosocomio. All’ospedale si racconta che il direttore sanitario del presidio avrebbe voluto avere il controllo della macchina, come era accaduto per le altre acquistate in precedenza. I tamponi venivano processati in un locale al primo piano e poi si chiedeva al direttore del laboratorio analisi di attestare la validità dell’esame. Il direttore del laboratorio analisi non ha mai gradito questa organizzazione per cui si è tirata fuori e si è rifiutata di firmare referti lavorati da altri. Ha chiesto che la nuova macchina fosse allocata nel laboratorio analisi e fosse posta sotto il suo controllo. Questo scontro sulle competenze ha bloccato per alcune settimane l’avvio del “minipiner 96”. E’ questa la narrativa che si racconta in ospedale. La questione si è sbloccata sabato scorso, quando la direzione strategica ha deciso d’imperio di allocare la macchina nel laboratorio analisi e assegnare la gestione alla direttrice di questo servizio. Il direttore generale facente funzioni, Francesco Masciari, al Corriere della Calabria sabato scorso ha dichiarato: «La macchina sarà allocata nella sua legittima sede». Lunedì la pratica di assegnazione delle competenze è stata completata e nelle mani della responsabile del laboratorio analisi sono state consegnate anche le chiavi dei locali, che ospitano le altre macchinette. E’ diventata in sol colpo responsabile di tutto. Lunedì, però, ci si è resi conto che il “minipiner 96” non è stato messo in rete e che, quindi, ogni procedura doveva essere fatta a mano. Oggi è stato dato l’incarico alla società che cura le attività informatiche dell’Azienda per mettere in rete la macchina. La messa in rete era una delle richieste avanzate dalla responsabile del laboratorio analisi del “San Giovanni di Dio”. Qualche giorno di lavoro e la macchina potrà partire. Si spera di chiudere la partita entro la fine del mese, festività permettendo. Intanto oggi si sono registrati altri due decessi nella provincia di Crotone, a Rocca di Neto per la precisione. I morti salgono da 32 a 34. Da venerdì scorso ad oggi i decessi sono stati dieci. C’è stato solo un tampone positivo e sono calati i ricoveri in ospedale. Ieri erano 39 e oggi 34, ma in serata si prevede di dimettere altri tre pazienti guariti.

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