CATANZARO La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha chiesto la ricusazione del presidente del collegio giudicante di Vibo Valentia, Tiziana Macrì, nell’ambito del processo “Rinascita-Scott”. Le ragioni risiederebbero nel fatto che (come già scritto dal Corriere) Tiziana Macrì, pochi anni addietro, in veste di gip del Tribunale di Catanzaro, nella fase delle indagini preliminari di Rinascita-Scott, ha autorizzato un’intercettazione richiamando nelle motivazioni l’associazione mafiosa che investe tutto il maxi-procedimento. E questo potrebbe rendere incompatibile Tiziana Macrì nel giudicare su tutto il processo Rinascita-Scott.
Spetta ora alla Corte d’Appello di Catanzaro decidere sull’istanza di ricusazione presentata dalla Procura. L’udienza di camera di consiglio è stata notificata a tutti gli avvocati difensori e si terrà il prossimo 8 gennaio davanti alla prima sezione penale della Corte d’Appello e ai difensori degli imputati nel maxi-processo.
La prima udienza di “Rinascita- Scott”, contro le cosche vibonesi, si terrà il 13 gennaio nella nuova aula bunker di Lamezia Terme. Oltre 300 gli imputati che dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi ed esplosivo, ricettazione, traffico di influenze illecite, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio aggravato, traffico di droga. (ale. tru.)
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