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La statua di Pitagora mette in crisi la maggioranza a Crotone

Scontro sulla realizzazione dell’opera. Salta la mozione di Pingitore. Il caos gestionale sui rifiuti mette a dura prova l’amministrazione e a riscaldare il clima spunta una delibera della Corte de…

Pubblicato il: 29/12/2020 – 19:12
La statua di Pitagora mette in crisi la maggioranza a Crotone

di Gaetano Megna
CROTONE
La maggioranza consiliare scivola sulla mozione per la costruzione della statua di Pitagora. La mozione era stata presentata dal consigliere di maggioranza Igino Pingitore e proponeva la “Installazione di una statua/monumento a memoria del grande matematico Pitagora”. Rappresentava il primo punto all’ordine del consiglio comunale convocato per le 15 di oggi, che prevedeva la trattazione di altri 35 punti riguardanti i debiti fuori bilancio.
Il dibattito sul punto è durato più di due ore e mezza e la proposta di Pingitore è stata letteralmente demolita sia negli interventi dei rappresentanti dell’opposizione che in quelli di alcuni rappresentanti della maggioranza. Nel suo intervento di presentazione della mozione, Pingitore ha invitato i suoi colleghi a valutare l’impatto culturale che avrebbe avuto per la città una statua di Pitagora da allocare al centro dell’omonima piazza. La proposta prevedeva di raccogliere le somme necessarie per la costruzione del monumento attraverso donazioni online. Negli interventi “demolitori” sono stati sollevati problemi quali «il momento difficile che sta vivendo la città a causa della pandemia del Covid-19 e per la devastante alluvione».
Ci sono, in questo momento storico, situazioni di grave crisi che stanno spingendo molti esercenti a chiudere i battenti. Non è, quindi, questo il momento giusto per chiedere soldi ai cittadini per una statua. È stato anche sollevato il problema che la mozione si presenta quando non c’è la condivisione da parte degli altri consiglieri comunali e nel caso specifico il problema non c’è stato perché Pingitore ha proceduto direttamente a presentare la proposta al consiglio comunale.
La stessa proposta non poteva essere valutata in quanto mancante di un progetto e del via libera dei dirigenti. Non è stata nemmeno quantificata la somma da raccogliere. Più interventi, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, che hanno convinto Pingitore a parlare di «ritiro della mozione». Probabilmente l’intervento del sindaco Vincenzo Voce ha convinto Pingitore a recedere.
Evidentemente Voce pensava che la proposta della statua avrebbe potuto ottenere il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri. Alla conta è arrivata la doccia fredda: 16 consiglieri hanno detto no, undici sì e tre si sono astenuti. Si è, poi, passati alla trattazione dei restanti 35 punti e il gruppo “Consenso” ha annunciato di abbandonare la seduta perché non aveva avuto la possibilità di valutare i documenti a corredo delle proposte.
La gestione del consiglio comunale è diventata difficile perché, anche nelle precedenti sedute, l’amministrazione guidata da Voce non ha potuto contare sull’appoggio di tutti i consiglieri della sua maggioranza. Non è un buon momento per il sindaco. In mattinata Voce ha tenuto la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Era presente l’intera squadra della Giunta. Il tema principale affrontato con i giornalisti è stato quello dell’emergenza rifiuti. La città pitagorica è letteralmente sommersa dai rifiuti perché mancano gli impianti di conferimento. C’è crisi profonda e la soluzione dovrebbe arrivare con la partenza della raccolta differenziata organizzata dall’Ato di cui Voce è presidente e la riorganizzazione dell’intero comparto.
Non sono stati indicati i tempi previsti per la soluzione e a Crotone i malumori crescono nonostante le rassicurazioni del sindaco. Anche l’organizzazione di alcune commissioni consiliari scricchiola. In un verbale della terza commissione viene sollevato il problema del segretario verbalizzante, che manca. Giusto per fare un esempio. A complicare ulteriormente una situazione già di per sé complessa è arrivata una deliberazione con la quale la sezione della Calabria della Corte dei conti «ha accertato la totale assenza del controllo di gestione, del controllo strategico sulla qualità dei servizi, l’inadeguatezza del controllo sugli organismi partecipati e del controllo di regolarità amministrativa e contabile e la parziale adeguatezza del controllo sugli equilibri finanziari del Comune di Crotone per l’esercizio 2018». I rilievi contestati risalgono al periodo dell’amministrazione guidata da Ugo Pugliese. Nella deliberazione la Corte dei conti che era stata inviata una nota istruttoria lo scorso 10 aprile, che non ha avuto riscontro. Anche questa contestazione non è rivolta all’amministrazione Voce, ma alla gestione del commissario prefettizio. Voce, però, si è trovato nelle mani un cerino acceso. Riuscirà a spegnerlo? Sicuramente non con l’aiuto del consiglio comunale dove più volte ha dimostrato di non avere il controllo. (redazione@corrierecal.it)

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