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Voto di fiducia sul Decreto Calabria, al via la discussione in Senato

Iniziate le dichiarazioni di voto sulla nuova norma sul commissariamento della sanità calabrese. Magorno vota no («sindaci umiliati») ma Italia Viva darà il via libera. Per Forza Italia «il commiss…

Pubblicato il: 29/12/2020 – 10:48
Voto di fiducia sul Decreto Calabria, al via la discussione in Senato

ROMA Il ministro Federico D’Incà ha posto a nome del governo la fiducia su decreto legge con le norme che dettano le funzioni del Commissario alla sanità della Calabria. In aula sono iniziate subito le dichiarazioni di voto sulla fiducia.
MAGORNO VOTA NO «Non posso che sentirmi mortificato e deluso da un Governo che, di fatto, sembra aver dimenticato e abbandonato la Calabria. Una Calabria considerata sempre di più Cenerentola di Italia. Con un mio emendamento al Decreto Calabria proponevo di istituire, all’interno della struttura commissariale della sanità un organo formato dai sindaci, con poteri di controllo e di proposta. Purtroppo, questa norma è stata inopinatamente stralciata e ciò dovrebbe preoccupare l’intera delegazione dei senatori calabresi, quantomeno di coloro che appartengono al centrosinistra e alla maggioranza di Governo. Questo Decreto doveva esaltare il ruolo dei sindaci, invece li umilia e contemporaneamente li manda in prima linea a mani nude. Con questo Decreto si vuole governare per sempre la Calabria attraverso la sanità. Di fatto si stabilisce un principio che anche la moderna civiltà giuridica avanzata aborre. Il “fine pena mai”. Il “fine commissariamento” per la Calabria mai! Ed io, che sono cresciuto alla scuola di quella politica che parte dal basso, fatta con dignità, coerenza e trasparenza, in una piccola sezione di partito come in piazza, per il popolo e con il popolo, dico No!». Così il Senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno.
PARENTE ANNUNCIA IL SÌ DI ITALIA VIVA «Tutti dobbiamo impegnarci affinché la Calabria possa superare il commissariamento e restituire alla sua popolazione il diritto alla salute. Troppe volte la Calabria non ce l’ha fatta, ora dobbiamo farcela e lo dobbiamo ai cittadini e alle cittadine Calabresi che da anni si spostano per i loro bisogni sanitari, lo dobbiamo ai giovani ricercatori, ai professionisti della sanità che scelgono di tornare in Calabria per riportare eccellenza. Lo dobbiamo anche alla classe politica che vuole cambiare le cose, ai sindaci che qualche giorno fa mi hanno portato il loro grido di dolore. Cominciamo una nuova era. Torniamo alla normalità e facciamo della Calabria anche un esempio di ripristino delle cure primarie, della medicina territoriale, di come anche il sistema sanitaria deve funzionare». Lo ha detto in aula al Senato la senatrice di Italia Viva, Annamaria Parente, Presidente della commissione igiene e sanità a Palazzo Madama annunciando il sì di Italia viva alla fiducia sul decreto Calabria.
«In questo provvedimento abbiamo anche ottenuto una informativa mensile dei sindaci per sono sempre in prima fila. Lo Stato impegna risorse economiche e risorse umane per questo decreto. Abbiamo una grande occasione per far risollevare le sorti della bellissima terra calabrese e per queste ragioni, il gruppo di Italia Viva voterà la fiducia al provvedimento Calabria».
FORZA ITALIA: «COMMISSARIAMENTO HA FALLITO» «Il decreto in esame rappresenta la palese sconfitta delle politiche commissariali attuate negli ultimi 10 anni in Calabria, dove è peggiorata la qualità dei servizi erogati, sono aumentati i viaggi della speranza e si è avuto il blocco del turn over. Piuttosto che commissariare ancora, addirittura aumentando i termini a 24 mesi, non sarebbe stato meglio pensare ad un piano straordinario per l’adeguamento dei tanti ospedali chiusi o sottoutilizzati?» Lo ha detto nell’Aula del Senato la vicepresidente del gruppo di Forza Italia, Maria Rizzotti, intervenendo sul dl Calabria. «Un commissariamento che aveva denunciato già Jole Santelli, che ieri avrebbe compiuto 52 anni, in una lettera del 13 settembre in cui aveva proposto collaborazione e si sarebbe assunta ogni responsabilità. La sensazione che abbiamo oggi è che il governo sia preso solo dalla bramosia di gestire direttamente la sanità e le sue poltrone. Siamo qui a discutere dunque di un decreto – ha aggiunto la senatrice Fi -, in cui si affidano 440 mln di soldi pubblici ancora una volta al commissario Arcuri senza alcun controllo e con la tutela di uno scudo penale, negato invece ai medici e al personale sanitario. E in cui si mandano a casa 70 professionisti dipendenti di Agenas che invece, dopo 10 anni di precariato, avrebbero potuto finalmente essere stabilizzati. Tutto ciò è vergognoso. Questo decreto – ha concluso la senatrice Rizzotti – non tutelerà il diritto alla salute dei calabresi».
«Il decreto che proroga il commissariamento della Sanità calabrese per ulteriori due anni viola apertamente diversi principi costituzionali, in primo luogo quello che prevede la leale collaborazione tra enti territoriali e lo Stato e la sussidarietà. La Regione invece viene privata di svolgere la sua funzione ed i suoi legittimi poteri. Inoltre, il commissarimento è finalizzato al mero rientro del debito senza tenere in alcun conto la necessità di garantire le cure ed una sanità all’altezza ai calabresi sul loro territorio. Ecco perché chiediamo il non passaggio agli articoli». Lo ha chiesto in aula la senatrice di Forza Italia Fulvia Caligiuri, illustrando la proposta di non passare all’esame degli articoli del dl Calabria che prevede la proroga del commissariamento della Sanità calabrese. «Dopo i fallimenti di ben undici anni di commissariamento – ha aggiunto Caligiuri – l’unico provvedimento da fare d’intesa con tutte le forze politiche era la restituzione della gestione della sanità alla Regione».
SICLARI: «CALABRESI FIGLI DI UN DIO MINORE» «11 anni di commissariamenti, 11 anni di fallimenti durante i quali non è stato garantito il diritto alla salute dei calabresi trattati dal governo come figli di un Dio minore. Ed ora invece di restituire la gestione della sanità calabrese alla Regione si proroga senza alcuna logica il commissariamento che non risolverà nulla ma aggraverà la situazione. Forza Italia dice no a questo decreto e si impegna, una volta tornata al governo centrale, di mettere fine a questa vergogna del commissariamento infinito». Lo ha detto in aula il senatore di Forza Italia, Marco Siclari, nel corso delle dichiarazioni di voto sul dl Calabria.
«Al governo è mancato persino l’amore per la parte più debole del Paese – ha aggiunto Siclari. Con quale logica si ripropone un dl di commissariamento di altri due anni dopo i fallimenti registrati in undici anni? Fallimenti che hanno comportato persino la zona rossa alla Calabria per l’incapacità della Sanità di curare i malati di Covid. Ed ora siamo convinti che anche il piano vaccini non potrà che riservare amare sorprese perché l’attuale situazione in cui versa la sanità non potrà assicurare una pronta e completa vaccinazione dei calabresi».

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