REGGIO CALABRIA «Oggi il consiglio comunale prende atto della sostituzione del consigliere Castorina, sottoposto a misure restrittive della sua libertà personale nell’ambito di una vicenda processuale che rattrista e turba profondamente. Il gruppo Pd in Consiglio comunale si augura che il consigliere Castorina possa rapidamente chiarire i termini di una vicenda davvero grave che lo vede coinvolto e che possa dare risposte alle tante domande che noi, ma soprattutto i cittadini, si stanno ponendo». È quanto afferma in una nota il gruppo del Partito democratico in Consiglio comunale.
«Il gruppo Pd ribadisce piena e incondizionata fiducia nella magistratura di Reggio Calabria impegnata quotidianamente nella tutela della legalità e dell’integrità delle istituzioni democratiche – continua la nota –. Chiediamo che si vada fino in fondo e che le indagini siano più approfondite e accurate possibili perché la città ha bisogno della piena verità dei fatti. Verità che vanno accertate attraverso un giusto processo, le garanzie e i diritti previsti dal nostro ordinamento. No ai processi di piazza, alle ribalte mediatiche a mezzo social, ai processi nelle aule rappresentative. Garantismo è rispetto della legge e dei ruoli posti a difesa delle libertà personali e soprattutto del funzionamento delle istituzioni democratiche. Castorina è stato sospeso nell’immediatezza dei fatti dal Prefetto di Reggio Calabria che ha applicato una legge dello Stato. La politica, il partito che rappresentiamo, ha immediatamente sospeso Castorina da tutti i ruoli politici. La democrazia è forte e va avanti se ha dentro sé gli strumenti per difendersi da fatti spiacevoli come questo».
«Respingiamo ogni strumentalizzazione su questa vicenda da parte della minoranza attraverso “coup de théâtre”, come la richiesta di nuove elezioni – è la disamina del gruppo dem –. Le indagini sono in corso e se il quadro dei fatti dovesse fermarsi alle contestazioni che oggi conosciamo, siamo di fronte a episodi circoscritti ad una singola persona. Nulla a che vedere con il grande momento di partecipazione e autentico confronto con i cittadini che ha caratterizzato la recente campagna elettorale. Non possiamo consentire che personaggi in cerca d’autore utilizzino Reggio Calabria per ritagliarsi spazi e vetrine nazionali, magari a suon di partecipazioni ben retribuite. Ed è forse utile ricordare, ancora una volta, specie a quegli esponenti della politica cittadina che mediante stupefacenti giri di valzer sono bravissimi a saltare da una parte all’altra senza alcuno scrupolo, che questa amministrazione si è messa sulle spalle uno scioglimento per mafia, ricostruendo con fatica un’immagine e una credibilità istituzionale a livello nazionale».
«Un percorso – continuano i dem – oggi arrivato a buon punto e che dovrebbe vederci impegnati su un confronto legato alla città post Covid e al quadro delle nuove opportunità che si profilano all’orizzonte. E a chi chiede all’amministrazione comunale di costituirsi parte civile ricordiamo che la classe dirigente che guida la città, già nel 2016 si è dotata di un regolamento etico per la buona politica che prevede la necessità di costituirsi parte civile nei procedimenti che riguardino amministratori e consiglieri. Nessuna discrezionalità, dunque, ma una scelta ben precisa assunta da questa amministrazione. Qualcuno ha anche chiesto l’istituzione di una commissione d’indagine. Noi riteniamo che le indagini debbano essere fatte dalla Procura di Reggio Calabria. La politica non può sostituirsi alla magistratura e alle forze dell’ordine. E da ultimo sottolineiamo che il Pd nazionale, andando ben oltre il proprio codice etico, ha chiesto per bocca del responsabile nazionale, Oddati, le dimissioni di Castorina. Ebbene, noi come gruppo consiliare rivolgiamo un appello alla sensibilità del consigliere Castorina e rimettiamo ad una sua valutazione personale, l’opportunità di una tale decisione. Castorina non pensi alla sua posizione processuale ma a questo Consiglio, alla città e alla necessità che quest’aula possa proseguire il lavoro avviato in questi anni».
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