di Fabio Benincasa
COSENZA «L’operazione più importante da portare a termine è la prossima». Pensieri e parole del comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, il tenente colonnello Pietro Sutera. Questa mattina, l’incontro con la stampa per raccontare un anno di operazioni, controlli e soprattutto sostegno ai più deboli in una fase di profonda crisi legata all’emergenza Coronavirus.
Un anno in cui i Carabinieri hanno continuato ad operare, anche nei momenti più difficili, garantendo un’ininterrotta azione di vigilanza nei 150 Comuni della provincia: 67.342 i servizi di prevenzione effettuati, 320.313 ore destinate al controllo del territorio (+25% rispetto al 2019). Il rafforzamento della presenza dell’Arma ha portato ad un aumento del numero delle persone controllate (da 151.426 a 175.601: +16%) e dei mezzi ispezionati (da 114.692 a 136.983: +19%).
LE OPERAZIONI PIÙ IMPORTANTI «Tra le tante operazioni vorrei ricordare – aggiunge Sutera – “Re Nudo” e “Silence”. La prima condotta dalla Procura di Paola in collaborazione con la Dda di Catanzaro (LEGGI) e la seconda insieme alla Guardia di Finanza di Cosenza e alla Procura del capoluogo bruzio (LEGGI)». L’efficace azione preventiva – in sinergia con le altre Forze di Polizia – ha certamente influito sull’andamento dei reati perpetrati sul territorio, in aggiunta agli effetti prodotti dal lockdown: si è registrato complessivamente in ambito provinciale un calo di oltre il 23% dei delitti commessi, con un decremento ancora più accentuato per i reati predatori, segnatamente furti e rapine, per i quali si è rilevata, rispetto al decorso anno, una flessione superiore al 37%.
LITI IN FAMIGLIA Dall’inizio dell’anno, al numero di emergenza 112 del Comando Provinciale di Cosenza sono pervenute 291.178 richieste telefoniche, con una media di quasi 800 chiamate al giorno. Grande impatto sulle attività complessivamente svolte dalle Centrali operative dell’Arma hanno avuto anche le limitazioni imposte dai provvedimenti governativi: sono state gestite ben 63.112 telefonate per richieste di informazioni sulle prescrizioni previste dai Dpcm per il contenimento della pandemia, 6.585 gli interventi coordinati dalle Centrali Operative, di cui 1.227 (più di 3 al giorno) riguardanti liti in famiglia. Un fenomeno in crescita quello della litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche che, nel corso del 2020, ha visto i Carabinieri compiere numerosi arresti e denunce grazie anche al coraggio e alla maggiore consapevolezza dimostrati dalle vittime, che hanno trovato la forza di denunciare. Dall’analisi dei dati sulla violenza di genere e riferiti esclusivamente alla provincia bruzia, emerge come i casi registrati siano stati 442, con una media di quasi 37 al mese. La gran parte sono riconducibili ad episodi di maltrattamenti in famiglia (262) e atti persecutori (137), mentre i rimanenti 43 casi riguardano la violenza sessuale. I Carabinieri di Cosenza hanno arrestato in flagranza di reato 18 persone, mentre altre 35 sono state arrestate in esecuzione di altrettante misure cautelari. Infine, in 97 casi si è proceduto all’allontanamento dalla casa familiare, al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o al divieto di dimora nella località di residenza della vittima.
REATI STRADALI Per quanto concerne l’attività in materia di circolazione stradale, si registrano: 8.739 contravvenzioni elevate al Codice della Strada, tra cui 124 per guida in stato di ebrezza, 67 per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, 883 per guida di veicolo sprovvisto di assicurazione, 361 per uso del cellulare alla guida e 1.080 per mancato uso delle cinture di sicurezza; 434 patenti ritirate; 14.878 punti decurtati dalle patenti di guida; 235 persone denunciate per reati previsti dal Codice della Strada; 978 veicoli sequestrati.
SPACCIO DI DROGA Importanti i numeri relativi al contrasto allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti, con il sequestro complessivo di circa 3,2 kg. di cocaina, 3,7 kg. di eroina, oltre 41 kg di marijuana e 704 piante di canapa indiana; 158 le persone arrestate e 263 quelle deferite.
AIUTO ALLE FASCE PIÙ DEBOLI «Ricordo sempre ai miei colleghi – afferma Sutera – di mostrare particolare attenzione nei confronti di quelle persone che soffrono gli effetti devastanti della pandemia». «Mi piace ricordare – aggiunge – le attività compiute a sostegno delle famiglie bisognose: la colletta alimentare organizzata in collaborazione con la Curia Vescovile e la donazione di sangue e plasma da parte dei carabinieri di Rogliano». «Le tante operazioni di polizia giudiziaria – conclude Sutera – gli innumerevoli interventi condotti nell’ambito delle attività preventive e di soccorso, le diverse iniziative in favore delle fasce deboli sono le sfaccettature più luminose ed immediatamente percepibili di un diamante che si compone di un’infinita varietà di riflessi altrettanto preziosi. Sono il frutto del lavoro duro, silenzioso di centinaia di donne e uomini dell’Arma che, senza clamore, lontano dai riflettori, con la loro diuturna generosa dedizione al servizio, costituiscono la struttura portante della sicurezza nella provincia di Cosenza. Il mio sentito grazie per i sacrifici e le rinunce personali e familiari a cui quotidianamente vanno incontro pur di esprimere sempre in modo concreto prossimità ai cittadini, in nome del bene comune». (redazione@corrierecal.it)
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