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Negozio incendiato a Riace, organizzata una raccolta fondi

Il “Comitato Undici Giugno” dà il via alla gara di solidarietà nei confronti di Daniel, titolare del negozio etnico nei presso del “Villaggio globale”. Rinvenuto sul luogo del liquido incendiario. …

Pubblicato il: 30/12/2020 – 12:04
Negozio incendiato a Riace, organizzata una raccolta fondi

RIACE Dopo il fatto accaduto nei pressi del “Villaggio Globale” lo scorso 29 dicembre, quando ignoti hanno dato alle fiamme il negozio etnico appartenente a un cittadino di origine ghanese trasferitosi da anni nel borgo della Locride, è iniziata la gara di solidarietà.
Il Comitato “Unidici Giugno” ha lanciato un raccolta fondi condividendo sui propri social gli estremi per poter effettuare versamenti a Daniel, titolare del negozio oggetto del danno.
«Ignoti vigliacchi – si legge nel post – nella notte, hanno incendiato la bottega di Daniel, un giovane del Ghana che a Riace ha costruito la sua speranza in un mondo migliore. La bottega e Daniel sono parte integrante del villaggio globale di Riace. Sono parte integrante e testimonianza che un’altra umanità è possibile. Chi può e vuole dare un contributo può farlo versando direttamente a Daniel tramite la sua postepay. Dimostriamo che nessun gesto criminale può piegare il sogno di Riace. Dimostriamo che Daniel non è solo».
Non sono ancora chiare le dinamiche del fatto. Sul luogo parrebbero essere state trovate tracce di liquido incendiario che potrebbero far presagire la natura dolosa dell’evento. Immediata, poco dopo l’accaduto, era stata la solidarietà dell’ex sindaco Mimmo Lucano, che aveva definito «infame» il gesto perpetrato nei confronti del giovane Daniel. A Lucano si era aggiunto anche il sindaco decaduto Antonio Trifoli, con un post pubblicato sui propri canali social. Nessun segnale da parte dell’attuale facente funzioni del borgo della Locride, Francesco Salerno.
Il fatto avviene a distanza di poco tempo dall’atto vandalico perpetrato, sempre a Riace, ai danni del murale dedicato a Peppino Impastato alle porte del paese.
SOLIDARIETÀ DAL COMUNE DI RENDE Appresa la notizia dell’attentato razzista compiuto la notte scorsa a Riace, il sindaco di Rende Marcello Manna, insieme alla giunta, esprimono la ferma condanna per il fatto criminale, nonché la propria solidarietà alla cittadinanza multiculturale del Villaggio Globale di Riace.
Mettendo fuoco al negozio “etnico” gestito da Daniel, una delle tante micro attività imprenditoriali che caratterizzano la realtà inclusiva di Riace, i perpetratori hanno attentato non solo ai frutti del suo lavoro decennale, ma hanno messo a repentaglio la vita di due donne, madre e figlia, che dormivano al piano di sopra.
Sulla matrice razzista del gesto non si nutrono dubbi – Daniel è un rifugiato ghanese e la madre e la figlia sono nigeriane – ma è ancora e, soprattutto, il “sistema Riace” il bersaglio dell’attentato. L’esperienza virtuosa ed esemplare, lodata dal mondo intero, nata più di vent’anni fa e per quasi tutto questo periodo guidata dal suo sindaco Mimmo Lucano, il “sistema Riace” ha offerto l’accoglienza diffusa a oltre 6 mila richiedenti asilo provenienti da venti diverse nazioni.
I nuovi cittadini hanno dato nuova vita alla cittadina, che, come tanti nostri splendidi borghi antichi, si stava svuotando.
A sua volta, Riace ha dato nuova vita agli immigrati che vi hanno trovato casa, lavoro, famiglia e inserimento. Proprio per la sua forza esemplare, da due anni, questo circolo virtuoso si è trovato sotto attacco.
Non possiamo esimerci dal notare che gli stessi attentatori sono a loro volta vittime di questo attacco brutale e concentrato, volto a trasformare il circolo virtuoso – criminalizzandolo – in uno vizioso, portato avanti, insieme, da una politica nazionalista, esclusivista e xenofoba e da una certa magistratura, che più o meno consapevolmente, ne è divenuta strumento.
Le associazioni della nostra area urbana si sono già messe in moto per manifestare materialmente la nostra solidarietà alle vittime dell’attentato. Tutti e tutte insieme ribadiamo: «Il razzismo non passerà!»

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