CATANZARO La partenza delle vaccinazioni nelle prime 48 ore non è stata falsa o lenta ovunque. Nell’Italia a organizzazione variabile, su 469.950 dosi a disposizione, negli ultimi due giorni, ne sono state usate – dato di ieri sera alle 23 – 35.850. Il 7,6 per cento, in media, nel Paese. Il problema è che in Friuli Venezia Giulia e nella Provincia autonoma di Bolzano siamo sopra il 16 per cento dei vaccini consegnati e iniettati. Nel Lazio poco sotto. In Calabria, Basilicata, Valle d’Aosta, nella Provincia di Trento e nel Molise viaggiamo, invece, attorno al 2 per cento. In Sardegna all’uno e sei. Anche in Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia e crudelmente messa a nudo nei suoi deficit sanitari, la percentuale di vaccini utilizzati nei primi due giorni è stata del 2,6 per cento. Lo riporta il sito “Report Vaccini anti Covid 19”, pagina web allestita dall’Agenzia italiana del farmaco e dal Ministero della Salute.
In Calabria, secondo il monitoraggio le somministrazioni sono state 279 su un totale di dosi consegnate pari a 12.955, dunque la percentuale di vaccinati rispetto alle dosi consegnate è del 2,2%.
IL CALENDARIO Anche in Calabria, come prevede il piano vaccinale nazionale, la quasi totalità delle persone vaccinate appartiene al personale sanitario. Dopo medici, infermieri e operatori del settore che rappresentano la prima linea, si procederà a seguire con l’immunizzazione degli ospiti e del personale della residenze per anziani, e di soggetti che rientrano nelle categorie fragili, per poi passare al resto della popolazione partendo da quanti sono impegnati nell’assolvimento di settori essenziali come le forze dell’ordine e il il personale docente e non docente della scuola.
Secondo quanto indicato dalla Regione Calabria nelle settimane del 4, dell’11, del 18 e del 25 gennaio arriveranno le ulteriori dosi di vaccino previste.
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