REGGIO EMILIA Attraverso un sito di annunci online e un’inserzione esca associata a un contatto telefonico e una carta prepagata dove ricevere i soldi dalla provincia di Crotone un 35enne calabrese si è insidiato in internet commercializzando online a prezzi assolutamente concorrenziali piscine gonfiabili. Le trattative correvano telefonicamente e quando sulla carta prepagata del truffatore veniva accreditato il corrispettivo dovuto il gioco era fatto in quanto alla vendita non corrispondeva la spedizione di quanto acquistato. Quando l’acquirente lamentava il ritardo l’astuto truffatore inizialmente tergiversava con false promesse per poi bloccare l’acquirente e sparire nel nulla. Un vero e proprio “boss” del raggiro il 35 crotonese scoperto dai carabinieri della stazione di via Adua che l’hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di truffa.
La vittima, una 48enne residente a Reggio Emilia, alla fine del primo lockdown, volendo regalare ai propri figli una piscina gonfiabile da posizionare nel giardino della sua abitazione, ha risposto ad un’inserzione su un sito di annunci acquistando una piscina gonfiabile per un costo di circa 300 euro che ha versato, come concordato con il venditore, tramite bonifico sulla carta prepagata fornitagli dal venditore per poi scoprire di essere raggirata allorquando non ha ricevuto quanto acquistato. Una volta realizzato di essere rimasta vittima di un raggiro la donna si è quindi presentata ai carabinieri della stazione di Reggio Emilia santa Croce formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra il numero telefonico associato all’inserzione esca e la carta prepagata che aveva ricaricato per l’importo richiesto, i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti una serie di elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva quindi denunciato.
Per la 48enne di Reggio Emilia la possibilità ora di essere risarcita in sede penale a conclusione dell’iter processuale mentre per il truffatore crotonese la consapevolezza di aver l’attenzione rivolta nei suoi confronti anche dai carabinieri reggiani che intendono far luce sull’eventuale giro d’affari truffaldino dell’uomo che risulta aver numerosi precedenti specifici.
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