CATANZARO «Non c’è bisogno di stranieri qui: il destino della Calabria deve essere deciso dai calabresi». È sonora la bocciatura alla candidatura come governatore di Luigi de Magistris pronunciata dal capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua. In un’intervista rilasciata al Mattino l’esponente dem non lascia margini di dubbio sull’ipotesi ventilata nelle ultime ore sul nome dell’attuale sindaco di Napoli come prossimo candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra. Partendo dalla disamina dell’attuale situazione politica che sta vivendo la Calabria, Bevacqua ribadisce la correttezza della scelta di spostare le elezioni in avanti rispetto al 14 febbraio. Una decisione che l’esponente dem definisce «buon senso». «Ci eravamo espressi in questa direzione – ha affermato sulle colonne del Mattino – e avevamo chiesto anche al centrodestra uno spostamento rispetto al 14 febbraio, una data troppo vicina. Per questo dobbiamo ringraziare il presidente Spirlì altrimenti non saremmo riusciti a garantire la partecipazione perché avrebbero votato in pochissimi». Poi il capogruppo del Pd ha ripercorso le tappe che hanno portato al tavolo attuale del centrosinistra e dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle. Dopo il naufragio delle passate elezioni. «Il progetto comune con i grillini – ha chiosato Bevacqua commentando il precedente passaggio a vuoto con i 5Stelle – non è andato a buon fine ma abbiamo candidato un esponente della società civile come Callipo». E poi l’attualità. Con il nome di de Magistris calato nell’agone politico calabrese. «Il tema non è affatto all’ordine del giorno – ha tuonato l’esponente dem -. Siamo già commissariati praticamente su tutto. Dall’ambiente alla sanità, passando per i rifiuti. Credo sia arrivato il momento che la Calabria torni in mano ai calabresi, che si prendano la responsabilità». Secondo Bevacqua, «se continuiamo a prendere nomi esterni, anche per la politica, non si favoriscono processi e cambiamenti che questa regione chiede da troppo tempo»
Stimolato dalla domanda diretta del giornalista del Mattino ha ribadito il suo “no” secco all’ipotesi de Magistris. «Non c’è bisogno di altri commissari o stranieri ma serve una nostra assunzione di responsabilità per affidare la nostra regione a conterranei capaci. E ve ne sono». Un nome che, per l’esponente dem, non sarebbe stato neppure chiesto dai pentastellati: «Non parlo di cose d’altri ma nemmeno loro pensano al sindaco di Napoli». Ricordando a questo proposito quanto espresso dal deputato M5s Riccardo Tucci, che «de Magistris non è il loro candidato e non c’è mai stata una discussione politica in tal senso». Infine ha allontanato anche l’ipotesi che a fare il nome del sindaco di Napoli sia stato “qualcuno” del pd: «Non c’è alcuna sollecitazione – ha concluso Bevacqua – o interesse da parte di nessuno. Altrimenti l’avrei saputo».
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