CATANZARO «Oggi mi è stato chiesto di condividere un progetto politico ed ho ricevuto la proposta da parte di una importante formazione politica a candidarmi a presidente della Regione Calabria, che faccio? Io sono per il no, alcuni delinquenti albergano ancora nel Palazzo e lo inquinano». Queste le parole di Antonino Bartuccio testimone di giustizia ed ex sindaco di Rizziconi, comune della provincia di Reggio Calabria, che aggiungono un tassello al puzzle delle elezioni regionali in Calabria. Solo da poche ore è stata confermata la data dell’11 aprile per l’appuntamento con urne per rinnovare, dopo la morte di Jole Santelli, il Consiglio regionale calabrese. E i candidati iniziano a proliferare. Dopo la conferma in prima battuta di Carlo Tansi, ad aprire il dibattito a sinistra è stato il nome di Luigi De Magistris sempre più concreto dopo le sue dichiarazioni di ieri. E adesso a sparigliare le carte anche Bartuccio che è stato primo cittadino di Rizziconi, in quota Forza Italia, per circa un anno, scontrandosi con chi esercitava il vero potere nel suo paese: la potente cosca dei Crea. Dal coraggio dell’ex sindaco Bartuccio è nata l’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Un primo cittadino capace di ribellarsi alla ‘ndrangheta e denunciare le pressioni dei clan locali e che da anni vive sotto scorta, dunque, potrebbe essere tra i candidati in corsa alla presidenza della regione Calabria.
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