REGGIO CALABRIA «È manifestamente illogica l’esclusione degli odontoiatri e dei loro collaboratori di studio dal Piano di Vaccinazione destinato, in questa prima fase, agli operatori sanitari e socio-sanitari della Regione Calabria, laddove il Piano Nazionale Anti-Covid-19 prevede che tutto il personale sanitario, operante nel pubblico e nel privato, abbia accesso in prima istanza alla vaccinazione. Una categoria difatti a buona ragione contemplata nei piani vaccinali di altre Regioni ma che in Calabria, nonostante si tratti di medici in contatto con una fetta elevata di popolazione, a quanto pare non è considerata tra i soggetti ad alto rischio. Ho pertanto inoltrato un’istanza – annuncia il consigliere regionale Francesco Pitaro – al presidente Spirlì, al ministro della Salute Speranza, al commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Arcuri, al commissario ad acta Longo, al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria Bevere, per chiedere che venga tempestivamente ampliato il Piano Vaccinale Anti-Covid19, inserendovi sin dall’attuale prima fase gli odontoiatri liberi professionisti e i loro collaboratori di studio operanti sul territorio calabrese».
Nel far seguito alla nota del 21.12.2020 indirizzata al Commissario ad acta Longo dalla F.R.A.O. (Federazione Regionale Albi Odontoiatri delle province della Calabria di cui è presidente il dottor Giuseppe Guarnieri), Pitaro condivide la necessità di agire prontamente manifestata dai Presidenti delle Commissioni Albo Odontoiatri degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri delle cinque province calabresi (il dottor Giuseppe Guarnieri presidente dell’ordine provinciale di Cosenza, il dottor Salvatore DeFilippo presidente dell’ordine provinciale di Catanzaro, il dottor Corrado Bellezza presidente dell’ordine provinciale di Crotone, il dottor Giovanni Rubino presidente dell’ordine provinciale di Vibo Valentia e il dottor Giuseppe Frattima presidente dell’ordine provinciale di Reggio Calabria), preoccupazioni che emergono altresì dal video che circola su Facebook realizzato dal dottor Augusto Matano e dal dottor Federico Lorelli.
Conclude il consigliere regionale: «Bisogna tenere presente che, nel caso degli odontoiatri, il rischio di contagio si amplifica per la specificità del loro lavoro, ossia per la natura intrinseca della prestazione che essi erogano, la quale necessita di un contatto fin troppo diretto con il paziente che non può in quel frangente indossare i dispositivi sanitari di salvaguardia, come mascherina e/o occhiali, né tanto meno applicare il distanziamento. Si rende dunque urgente, per scongiurare conseguenze negative e strascichi irreparabili, apporre le dovute modifiche al Piano vaccinale al fine di garantire a tale categoria la tutela immediata e prioritaria del diritto costituzionale alla salute e del diritto ad operare e a lavorare senza il rischio di essere contagiati».
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