CARIATI «Abbiamo appena appreso la notizia del completamento dell’organico degli Oss nella Rsa di Cariati». A renderlo noto, sui propri canali social, è l’associazione Le lampare basso ionio cosentino, a nome di tutto il presidio popolare permanente che da 50 giorni occupa le strutture dell’ex ospedale Vittorio Cosentino di Cariati.
Il traguardo, per così dire, è stato raggiunto a fronte della “promessa” strappata all’Asp di Cosenza – al tempo rappresentata dal commissario Bettelini – in occasione del primo sopralluogo avvenuto proprio dopo il primo giorno di occupazione. In seguito si era svolto un incontro a Cosenza con una delegazione del presidio che aveva ricevuto conferma sugli adempimenti da parte dell’azienda. In quella circostanza era stata anche promessa «l’attivazione di ulteriori dieci posti letto già previsti e mai attivati da anni e anni».
Nel corso dei giorni, il presidio non ha arretrato rispetto alle richieste fatte a nome di tutta la comunità, non soltanto cariatese, ma anche dei diversi Comuni della costa ionica (cosentina e crotonese) e del Presilano. Massiccia è stata l’adesione alla campagna “Una Cariati in ogni città” che ha visto l’adesione di singoli, gruppi e pubbliche amministrazioni da ogni parte della Calabria e d’Italia. La richiesta è sempre quella di reinserire il Vittorio Cosentino, chiuso dieci anni fa (leggi il reportage), nella rete ospedaliera per garantire i livelli essenziali di assistenza a migliaia di persone.
«Noi continuiamo l’occupazione – scrivono dal presidio – in attesa dell’arrivo di Longo, con la barra dritta verso un unico orizzonte: l’ospedale a #Cariati Subito. Un Ospedale Per Tutto Il Territorio». (f.d.)
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