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Catanzaro, «medici di base pronti ad auto vaccinarsi»

La leggera del segretario generale della Fimmg De Nardo: «Unità complesse di cure primarie pronte a contribuire alla campagna»

Pubblicato il: 10/01/2021 – 13:47
Catanzaro, «medici di base pronti ad auto vaccinarsi»

CATANZARO «Il segretario generale della Fimmg di Catanzaro Gennaro De Nardo rilancia alla triade Commissariale dell’Asp di Catanzaro e al Commissario ad acta Guido Longo la proposta, già presentata qualche giorno fa, che prevede l’opportunità dell’autovaccinazione dei medici di medicina generale». È quanto sostengono dalla Fimmg Catanzaro, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici di famiglia.
«Tutti i medici di medicina generale dell’Asp di Catanzaro, già il 31 dicembre 2020, hanno dato la loro disponibilità – ribadisce De Nardo – alla vaccinazione anti Covid. Registriamo che fino ad oggi non abbiamo avuto alcun riscontro da parte dei vertici aziendali e regionali, pertanto siamo pronti, se dovessimo avere i vaccini, a mettere in campo tutte le risorse della medicina generale. In primis i modelli organizzativi della medicina generale, le Unità complesse di cura primaria (Uccp), già da tempo operativi e distribuiti su tutto il territorio dell’Asp di Catanzaro».
«All’interno di queste strutture, sarà possibile mantenere e conservare i vaccini secondo quanto previsto dalle schede tecniche. Potranno essere vaccinati – precisa il segretario provinciale Fimmg – tutti i medici di famiglia ed i pensionati afferenti al territorio di competenza delle Unità complesse di cura primaria e il personale sanitario di supporto». «Tale progettualità – prosegue il dott. De Nardo – potrebbe essere offerta da Fimmg a tutti i medici di medicina generale. Si tratterebbe non solo di un’importante azione di supporto alle strutture aziendali preposte alla vaccinazione che, in questo momento, sembrano operare in grandi difficoltà organizzative e con carenza di risorse umane, ma anche di un intervento indifferibile volto alla tutela della salute cittadini».
«Ci auguriamo che questa volta – conclude – i vertici aziendali e regionali diano una pronta risposta alle nostre richieste costruttive e collaborative. Non è possibile che l’Asp ci Catanzaro, da sempre capofila e punto di riferimento per il sistema sanitario regionale, rimanga ingessata in un’emergenza che ha stravolto la vita delle nostre comunità».

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