CATANZARO «Non si riesce a vedere la luce perché, ancora una volta, manca un piano scritto. Il Governo nazionale – dichiara il consigliere – ha elaborato un programma generale su cui il soggetto attuatore di ogni Regione, che in Calabria è il Commissario ad acta, deve redigere un piano operativo che dettagli chi, come e quando debba vaccinarsi e chi come e quando debba occuparsi di espletare le funzioni necessarie alla campagna di vaccinazione.
Nonostante il Gom di Reggio Calabria e il Pugliese di Catanzaro abbiano fatto un lavoro encomiabile, completando la somministrazione delle prime dosi, la Calabria è ancora in fondo alle classifiche. Non solo – incalza Giannetta – le Asp e le Aziende ospedaliere chiedono chiarezza, i medici di famiglia, gli operatori del 118 e gli specialisti ambulatoriali non sanno ancora quando toccherà il loro turno, le assistenze alle disabilità chiedono di rientrare nel piano, le rappresentanze scolastiche chiedono di anticipare i tempi di vaccinazione. Tante domande restano ancora senza risposta e non possiamo cedere il passo all’improvvisazione».
«Ci auguriamo – continua Giannetta – che il Commissario ad acta provveda al più presto, anche per non incorrere, nuovamente, nelle decisioni romane con ulteriori Dpcm restrittivi della libertà dei calabresi per deficit organizzativi».
«D’altronde – conclude – con il rinnovo del Decreto Calabria, la macchina della sanità calabrese dovrebbe correre e non procedere così a rilento e dovrebbe dare manforte al nostro personale sanitario, che ha dimostrato, ancora una volta, grande generosità e abnegazione».
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