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La "prima" del più grande processo contro la 'ndrangheta

Controlli e attenzione internazionale per l’udienza che inaugura l’aula bunker di Lamezia per il processo Rinascita Scott. Oltre due ore per la costituzione delle parti civili

Pubblicato il: 13/01/2021 – 14:10
La "prima" del più grande processo contro la 'ndrangheta

di Alessia Truzzolillo
LAMEZIA TERME Per la prima udienza con rito ordinario del maxiprocesso “Rinascita-Scott” si arriva alla spicciolata già a partire dalle 8 del mattino. La presenza dei giornalisti è massiccia. Al più grande processo contro la ‘ndrangheta voglio assistere tutti. I giornalisti devono passare attraverso tre varchi e altrettanti controlli prima di entrare nella nuova aula bunker di Lamezia Terme che, di fatto, vede oggi la sua inaugurazione. Davanti ai cancelli della Fondazione Terina, ente regionale che ha dato i locali per la costruzione dell’aula, in una mattinata uggiosa, il primo controllo per identificarsi parte ai cancelli: documenti e testata di appartenenza.

Le testate internazionali sono tante come gli accenti stranieri dall’italiano incerto. All’ingresso dell’aula c’è un nuovo pit-stop per stilare la lista degli accrediti. Microfoni, cavalletti e telecamere ingombrano lo spazio. È stato dato il permesso di fare riprese ma solo fino a quando la Corte, presieduta dal giudice Tiziana Macrì non darà inizio ai lavori.
Ordini tassativi costringono la stampa a restare sul fondo dell’aula, vengono montati i teleobbiettivi. Ma prima che sia arrivi a organizzarsi è necessario superare l’ultimo controllo: come in aeroporto si passa attraverso il metal detector disponendo in vaschetta ogni oggetto. Poi si entra.

L’aula è lunga, ampia, ci sono circa 30 monitor collegati con i siti remoti dai quali si collegheranno i detenuti. Le telecamere si chiudono intorno al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ogni volta che questi passa nelle vicinanze. Sul fondo dell’aula, accanto alla Corte, ci sono i sostituti procuratori Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo. Gli avvocati sono seduti subito dietro. Tra le parti e il fondo dell’aula dove si trovano i giornalisti vi sono diversi banchi vuoti. L’aula sembra superare la prova dello spazio. I carabinieri presidiano i movimenti di tutti. C’è una piccola sala infermeria dalla quale ogni tanto escono gli infermieri.
Il momento della costituzione delle parti (vista la presenza di oltre 300 imputati e loro rispettivi legali oltre alle parti civili) dura oltre due ore. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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