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È ufficiale, la Calabria resta "zona arancione". Rt a 1,05

I valori del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità. Valori più alti in Lombardia e a Bolzano che, insieme alla Sicilia, diventano zone rosse

Pubblicato il: 15/01/2021 – 13:24
È ufficiale, la Calabria resta "zona arancione". Rt a 1,05

ROMA Nove Regioni passano in area arancione: sono le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto (qui tutte le regole da seguire). Lo prevede la nuova ordinanza che il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore e che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio. La Campania insieme ad altre 5 regioni/PA restano in fascia gialla. Sono Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise.
RT IN CALABRIA A 1,05 Sono 15 le regioni che hanno superato il valore soglia di 1 dell’indice di contagio Rt puntuale, la Lombardia e la PA di Bolzano con quelli più alti rispettivamente 1,4 e 1,5. Le regioni con il valore più basso, invece, sono il Molise (0.7), il Friuli Venezia Giulia 0.94 e il Veneto 0.96. Questo il dato dell’Rt puntuale al 13 gennaio relativo alla settimana 4 gennaio 2021/10 gennaio 2021.
Tre Regioni vanno in area rossa secondo i parametri fissati per arginare l’emergenza Covid: sono la provincia autonoma di Bolzano, Lombardia e Sicilia. Da quanto si apprende dal Ministero della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà nelle prossime ore una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio.
MANTENERE LE MISURE Nella settimana in valutazione (4/1/-10/01/2021), si osserva un ulteriore lieve aumento della incidenza nel Paese (183,36 per 100.000 abitanti). L’incremento dell’incidenza è stato «relativamente contenuto grazie alle misure di mitigazione adottate nel periodo festivo». Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
La bozza del monitoraggio evidenzia inoltre che l’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.
TRACCIAMENTO IMPOSSIBILE L’incidenza su tutto il territorio, inoltre, «è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti», si legge della bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). «Il servizio sanitario – si legge – ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate».
Abruzzo 1.18
Basilicata 1.14
Calabria 1.05
Campania 0.99
Emilia Romagna 1.15
Friuli Venezia Giulia 0.94
Lazio 1.1
Liguria 1.15
Lombardia 1.4
Marche 0.97
Molise 0.7
Piemonte 1.14
Provincia Autonoma di Bolzano 1.5
Provincia Autonoma Trento 1.01
Puglia 1.18
Sardegna 0.99
Sicilia 1.19
Toscana 1.01
Umbria 1.29
Valle d’Aosta 1.19
Veneto 0.96

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