di Fabio Benincasa
COSENZA Il termine per la presentazione delle liste è scaduto oggi alle 12, l’unico candidato in corsa alle prossime elezioni provinciali è Franco Iacucci, attuale presidente dell’Ente ed espressione del centrosinistra. Dopo la decisione del Tar di respingere il ricorso presentato dal centrodestra avverso l’indizione delle elezioni previste il prossimo 7 febbraio, Iacucci resta l’unico in corsa con il centrodestra che ha di fatto abbandonato l’idea di candidare il sindaco di San Giovanni in fiore Rosaria Succurro nonostante avesse raccolto 330 firme a sostegno del primo cittadino del centro silano. Nelle scorse settimane, si era parlato anche di una possibile candidatura del sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi ma anche in questo caso, non si è proceduto con la presentazione delle necessarie liste a supporto. Circa un centinaio le firme raccolte per sostenere la candidatura del primo cittadino della terza città della Calabria.
IACUCCI SODDISFATTO «Sul mio nome più di un terzo degli aventi diritto al voto». E’ quanto sostiene Franco Iacucci, che ha raccolto 708 firme tra gli amministratori locali di tutto il territorio. «Grazie a coloro i quali – ha commentato Iacucci – hanno dato il loro sostegno e fatto in modo che potessi presentare oggi la mia candidatura per il rinnovo della carica di presidente della Provincia di Cosenza. Un lavoro di squadra che ha coinvolto l’intero territorio della provincia di Cosenza. Il mio mandato è arrivato al termine – aggiunge – ed è giusto che si voti per decidere se possa o meno continuare il cammino intrapreso fino ad oggi anche per continuare a dare stabilità e forza all’Ente. Ecco perché ho deciso di indire le elezioni per il rinnovo di presidente della Provincia. Elezioni di secondo livello, con 1.804 amministratori aventi diritto al voto, che si svolgeranno nel rispetto di tutte le normative anti-Covid. Il lavoro fatto sul campo e il dialogo avuto con gli amministratori di tutta la provincia di Cosenza sono confermati oggi già da un gran risultato: per la prima volta più di un terzo degli aventi diritto al voto ha condiviso la mia candidatura (nel 2017 erano state raccolte circa 330 firme)». «Una legittimazione – conclude – che arriva non solo dagli amministratori elettori, ma una conferma della serietà dell’azione amministrativa fin qui svolta giunge anche dalla sentenza del Tar che, rigettando l’istanza di rinvio delle elezioni, ha ritenuto di confermare la validità del procedimento elettorale». (redazione@corrierecal.it)
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