ROMA Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha convocato per domani un vertice tra governo e Regioni per fare il punto sull’andamento della campagna vaccinale anche alla luce della mancata consegna da parte di Pfizer di 165mila dosi destinate all’Italia. Una delle ipotesi sul tavolo è quella di mettere a punto una sorta di “meccanismo di solidarietà” in base al quale chi ha più dosi nei magazzini le cedrebbe alle regioni che ne hanno di meno e devono fare i richiami. All’incontro, in programma alle 20, partecipano anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri.
ARCURI: «ULTERIORE INCREDIBILE RITARDO» Tabella di marcia a rischio per la campagna vaccinale italiana. Dall’azienda farmaceutica Pfizer arriva, infatti, una nuova frenata decisa unilateralmente nella consegna dei vaccini destinati all’Italia. Secondo quanto si apprende da fonti del Commissario Domenico Arcuri, Pfizer ha consegnato oggi nel nostro paese circa 103mila dosi delle 397mila previste per questa settimana, dopo il taglio di 165mila deciso venerdì. Un nuovo inaspettato cambio di programma: domani arriveranno solo 53.820 dosi e solo mercoledì le restanti 241 mila. La comunicazione è stata data dalla Pfizer alle 17 agli uffici del Commissario spiegando che il ritardo è dovuto al nuovo piano di distribuzione per le prossime settimane. Deplora l’accaduto il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, che parla di “ulteriore incredibile ritardo”. Il ritardo potrebbe dunque pesare sull’avvio della fase 2 della campagna, nella quale la priorità per l’immunizzazione dovrebbe essere garantita innanzitutto ad anziani over-80 ma anche ad una prima quota di 400.000 pazienti oncologici, ematologici e cardiologici. Dopo il personale sanitario e gli ospiti delle Rsa, e mentre le richieste di accesso prioritario all’immunizzazione si moltiplicano, anche ad esempio per insegnanti ed altre categorie sensibili, sembra dunque confermato che proprio anziani e pazienti più fragili apriranno la fase 2 della campagna vaccinale in atto.
PRIORITA’ AGLI OVER 80 «Anche in base alla disponibilità e all’arrivo delle dosi di vaccini anti-Covid, si procederà con la vaccinazione prima agli anziani over-80 e poi ai pazienti fragili, tra i quali quelli oncologici, rispetto a tutte le altre categorie della popolazione», ha sottolineato il viceministro alla Salute Pierpalo Sileri, intervenuto ad una conferenza stampa on line organizzata dalla Fondazione Insieme contro il Cancro sui test genomici nella cura del cancro al seno. «Si comincerà probabilmente un pò più avanti rispetto agli inizi di febbraio – ha precisato – perchè si è anche in attesa dell’Ok dell’Agenzia europea del farmaco Ema al vaccino AstraZeneca, che consentirà di avere dosi ulteriori». A pesare, infatti, è già il primo ritardo nella consegna delle dosi Pfizer, cui si aggiunge il nuovo stop.
x
x