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Auto sottratta per pagare un debito non suo: tre persone indagate a Cosenza

L’indagine – condotta dalla Stazione Carabinieri di Cosenza Principale e coordinata dalla Procura di Cosenza – è stata avviata lo scorso agosto, a seguito della denuncia di un cittadino a cui era s…

Pubblicato il: 19/01/2021 – 12:23
Auto sottratta per pagare un debito non suo: tre persone indagate a Cosenza

COSENZA Nella mattinata odierna, nella città dei bruzi e a Casali del Manco, i Carabinieri del Comando Compagnia di Cosenza hanno dato esecuzione a tre misure cautelari, di cui due agli arresti domiciliari ed una di sottoposizione all’obbligo di dimora presso il comune di residenza, emesse dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettante persone ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione aggravata, tentata truffa, minaccia e danneggiamento.
LA DENUNCIA L’indagine – condotta dalla Stazione Carabinieri di Cosenza Principale e coordinata dalla Procura di Cosenza – è stata avviata lo scorso agosto, a seguito della denuncia di un cittadino a cui era stata sottratta, con la forza e dietro minaccia, l’autovettura per un debito di 650 euro non pagato dal fratello. L’incubo per la parte offesa, un 55enne cosentino, è iniziato a luglio del 2020 quando uno degli arrestati lo aveva avvicinato per fargli presente che il fratello aveva contratto con lui un debito e quindi pretendeva la consegna – dietro minaccia – dell’Audi A6 su cui stava viaggiando. Richiesta rifiutata.
A distanza di qualche giorno, dopo che l’auto era stata presa in prestito dal fratello, il 55enne si era accorto che era stata sottratta e dopo averla rinvenuta su strada, aveva notato al suo interno dei documenti che attestavano il passaggio di proprietà ad una donna risultata poi essere vicina alle persone oggi arrestate. Dopo la presentazione della denuncia presso la Stazione Carabinieri di Cosenza Principale, è emerso che il documento redatto dall’agenzia di pratiche auto recava delle firme false. Per questo motivo è scattata la denuncia per truffa. Le indagini immediatamente avviate dai carabinieri hanno permesso di risalire a due fratelli cosentini, di 30 e 32 anni, che vantando un fantomatico debito con il fratello di quest’ultimo, hanno iniziato con insistenza a pretendere la restituzione del veicolo attraverso messaggi e telefonate minatorie.

LE MINACCE
La sera del 9 agosto, due soggetti non conosciuti alla vittima, si sono addirittura presentati presso l’abitazione di residenza e, pretendendo la restituzione del mezzo, avevano preso a bastonate la porta di ingresso, costringendo il nucleo familiare a rintanarsi all’interno fino all’intervento di una pattuglia dei carabinieri. Alcuni giorni dopo, gli stessi aggressori avevano ricontattato il 55enne per costringerlo a ritirare la denuncia che aveva formalizzato, cosa che effettivamente è stata fatta in data 28 agosto. Dalle successive indagini è emerso come il più giovane dei fratelli oltre ad essere l’autore delle minacce, fosse il regista della presunta truffa. Infine è stato denunciato  all’autorità giudiziaria anche il fratello della vittima per il reato di tentata truffa in concorso ed una terza persona utilizzata dai due fratelli come intermediario per convincere l’uomo a cedere l’autovettura.

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