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Comunali a Cosenza: le fughe in avanti e le lunghe attese

Tutto tace o quasi nel centrodestra e centrosinistra. I due poli lavorano sottotraccia per costruire solide alleanze. Intanto Caruso, De Cicco e Pichierri hanno manifestato la volontà di scendere i…

Pubblicato il: 19/01/2021 – 9:38
Comunali a Cosenza: le fughe in avanti e le lunghe attese

di Fabio Benincasa
COSENZA Condivisione. E’ questa la parola d’ordine per chi si appresta a redigere programmi politici e costruire solide alleanze. Dalla corsa alla Cittadella regionale a quella di Palazzo dei Bruzi, da destra a sinistra passando per i centristi e i movimenti tutti invocano larghe e condivise intese. A Cosenza, i nomi circolano e i rumors si rincorrono. Le stanze di Palazzo dei Bruzi si riempiono di candidature possibili, sussurrate e certe. Tre quelle annunciate: il leader dei socialisti cosentini, l’avvocato Franz Caruso seguito a ruota dall’assessore comunale “outsider” Francesco De Cicco (QUI LA NOTIZIA) e da Franco Pichierri, democristiano e moderato e pronto a scendere in campo con il sostegno di Cdu, Udc e Noi per l’Italia. Una figura storica della politica bruzia, da sempre vicino alla destra, ma con uno spirito decisamente centrista. Pichierri come Caruso, ha accelerato i tempi senza voler perdere troppo tempo. Se il Pd ha “bacchettato” la scelta dell’avvocato socialista (NE ABBIAMO PARLATO QUI), a destra tutto tace, o quasi. La fuga in avanti di Pichierri non pare destare particolare interesse nella coalizione impegnata nella delicata scelta del candidato. Dopo l’addio di Occhiuto, dopo dieci anni di governo della città, occorrono tempo e pazienza per raccogliere consensi e costruire un progetto politico serio e condiviso.
Il nome che circola con frequenza è quello di Gianpaolo Chiappetta, ex assessore e consigliere regionale, già consigliere comunale a Cosenza dal 1990 al 1993 e nel biennio 1991-1992, assessore allo Sport, turismo e spettacolo. Chiappetta incontra il gradimento di gran parte del centrodestra, considerato politico di grande esperienza e professionista estremamente moderato ed aperto al dialogo. Insomma, il nome giusto da cui (ri)partire dopo la lunga era Occhiuto. La sensazione però è che saranno lunghi i tempi di attesa per la definizione di programmi, liste e coalizioni. I due poli opposti sono alle prese con le prossime elezioni regionali e tutto porta a pensare che la scelta dei candidati sia strettamente collegata ai nomi di chi scenderà in campo per succedere al facente funzioni Spirlì. Ed anche in questo caso tutto è ancora da decidere, nel centrodestra così come nel centrosinistra si inseguono solo rumors e voci di corridoio. (redazione@corrierecal.it)

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