LAMEZIA TERME Dopo l’annuncio ufficiale di De Magistris che ha sciolto la riserva sulla sua candidatura in Calabria alle prossime elezioni regionali, non sono mancate le reazioni dal mondo politico. Tra loro c’è anche l’ex ministro e leader della Lega, Matteo Salvini, tra i principali “antagonisti” dell’ex pm e sindaco di Napoli.
«Si candida in Calabria – ha detto Salvini – ma continua a fare (male) il sindaco di Napoli. Mancanza di rispetto sia per i cittadini napoletani che per i calabresi, ormai la fame di poltrone della sinistra non conosce limiti».
GASPARRI Gli fa eco il senatore Maurizio Gasparri, responsabile settore Enti Locali di Forza Italia: «La Calabria – ha detto – è una grande terra, ricca di personalità e di storia e non può essere una colonia per una candidatura alla presidenza di chi viene da altre realtà dove già ha arrecato gravi danni. La Calabria non è un luogo per appagare sete di poltrone e quindi de Magistris offende i calabresi e umilia la sinistra locale, che dovrebbe adattarsi a una candidatura perdente e di serie B, di una persona che non ha nulla a che vedere con una Regione che ha bisogno di una guida forte ed espressione del territorio e non certo di avventurieri che la vorrebbero usare per inseguire poltrone che in ogni caso non otterranno mai. Sarà il centrodestra unito a fare rapidamente scelte sagge e ben radicate in Calabria, per dare continuità alla stagione di rinnovamento che era stata aperta da Jole Santelli». «Gli avventurieri al bando – conclude – a meno che la sinistra non voglia gettarsi definitivamente al macero facendo da cavalier servente di candidature estranee al territorio e comunque perdenti».
LABOCCETTA Commento negativo anche dall’ex Deputato di Napoli Amedeo Laboccetta, Presidente di Polo Sud: «Luigi De Magistris annuncia la sua candidatura a Presidente della Regione Calabria. Roba da ridere.L’ex Pm sa bene che non esistono le condizioni per raggiungere il risultato. La sua è soltanto una disperata rincorsa per strappare uno strapuntino nel Consiglio regionale della Calabria. Si conclude così la disastrosa avventura di un demagogo che lascia la Città di Napoli in condizioni allucinanti.
x
x