CATANZARO Il tg nella lingua dei segni diventa realtà in Calabria. Dal 25 gennaio fino al 25 giugno parte in favore dei non udenti il servizio di traduzione del notiziario del contenitore mattutino di “Buongiorno Regione”, in onda su Raitre. «È un fatto importantissimo, perché manteniamo una promessa, quella di rispettare l’articolo 21 della Costituzione sul diritto di informazione per tutti», ha commentato il direttore della sede regionale della Rai, Demetrio Crucitti, che questa mattina, alla Cittadella di Catanzaro, ha presentato il progetto insieme al presidente fecente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, all’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo, e al presidente regionale dell’Ens, Ente nazionale sordi, Antonio Mirijello. «Mi congratulo – ha proseguito Crucitti – per la costanza del presidente Spirlì e dell’amministrazione regionale, perché sono passati nove anni dalla prima richiesta avanzata dall’Ens e in questi 12 anni non si è mai riusciti a dare riscontro a questa richiesta. Il progetto al momento prevede la traduzione nella lingua dei segni per i 4 minuti del notiziario di “Buongiorno Regione” ma c’è l’intenzione di implementarlo ulteriormente. Siamo tra le prime regioni ad attuarlo, sulla falsariga della Basilicata che, con il Corecom, ha riconosciuto quella dei sordi come minoranza linguistica. Adesso – ha aggiunto il direttore della sede regionale della Rai – bisogna estendere questo messaggio anche ad altri settori, esempio la sanità. Per quanto mi riguarda, una regione che presta attenzione a tutte le persone è una regione in cui mi piacerebbe vivere». Per Spirlì «oggi diamo una prova di inclusione totale, lanciando il messaggio per cui siamo tutti uguali anche nelle differenze. Questo progetto è un passo avanti nella formazione e nell’informazione di tutto il popolo calabrese. Ringrazio la Rai che dimostra di non lasciare nessuno indietro: partiremo tutti allo stesso modo per affrontare la giornata. Ma il fatto che per nove anni questo progetto è stato fermo è stata una vergogna, perché – ha sostenuto il governatore della Regione – tenere dal 2012 una porzione importante del popolo calabrese fuori dall’informazione è una debacle per chi ha governato». A sua volta, Gallo ha rimarcato l’importanza del progetto che – ha spiegato – «si inserisce in un progetto più ampio, della durata di due anni, varato di recente per gli audiolesi». Soddisfatto il presidente regionale dell’Ente nazionale sordi Mirijello: «Avevamo chiesto un sostegno alla presidente Santelli, che si era impegnata e il cui impegno è stato quindi portato avanti da Spirlì. Oggi vediamo una vera inclusione, lo spazio in “Buongiorno Regione” ci inorgoglisce. È un messaggio importante perché abbiamo bisogno di maggiore inclusione: paghiamo il canone come tutti ma non abbiamo accesso a tutti i programmi. Dopo il via di questo progetto speriamo – ha concluso Mirijello – di proseguire in questa direzione».
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